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Piacenza - Le bordate di Abbate: «Perdere per colpa di altri fa male». Pagelle: gran partita di Parisi

Il tecnico: «Mi spiace per i ragazzi perché meritavano di più, accettiamo di perdere ma quando sbagliamo noi qualcosa o se non ci prepariamo bene. Non accettiamo di perdere quando qualcun altro ci impedisce di fare il nostro lavoro». Espulsi Cosenza, Accardi e Zanandrea nel post gara

C’è amarezza in casa Piacenza, non lo si dice apertamente perché ci si appella alla matematica: i biancorossi sono ultimi a -4 dalla Triestina con ancora tre turni da giocare e quindi qualche speranza c’è ancora. Serve un miracolo? Probabilmente anche qualcosa in più perché gli emiliani tornano da Trieste con un successo sfiorato e la difesa decimata: Accardi, Cosenza e Zanandrea (nel post gara) tutti e tre espulsi, con Nava infortunato, il sabato di Pasqua, ci sarà da inventare la difesa contro la Pro Sesto.
«Non è un risultato positivo ma nemmeno negativo - dice Abbate nel post gara - poi è chiaro che subire il pareggio a 3 minuti dalla fine, in nove contro undici, con sette o otto assenze tra infortunati e squalificati, non posso far altro che complimentarmi con i ragazzi per la partita che hanno fatto. Mi spiace soprattutto per loro perché meritavano di più, accettiamo di perdere ma quando sbagliamo noi qualcosa o se non ci prepariamo bene. Non accettiamo di perdere quando qualcun altro ci impedisce di fare il nostro lavoro».
Abbate non fa riferimenti diretti, senz’altro il Piacenza è comunque furibondo per l’espulsione di Cosenza (sembra che il difensore non abbia toccato il giocatore avversario nella seconda ammonizione) e anche per la squalifica di Cesarini arrivata in settimana dopo quattro mesi di attesa. «Il campo aveva detto tutt’altro, forse col senno di poi avremmo dovuto alzare la voce prima perché questa gara era troppo importante».

Le pagelle

Rinaldi 6: la Triestina non lo impegna più di tanto, nemmeno quando è in superiorità numerica. Preciso nell’ordinaria amministrazione, un paio di sbavature (forse) e un pizzico di fortuna sul palo di Malomo. Non può nulla sul diagonale di Piacentini.

Accardi 6.5: gioca una partita da 7, bravissimo a portarsi sulle spalle l’ammonizione del primo tempo. Preciso nelle chiusure, attento e puntuale. Però rimane quel fallo di foga agonistica a 4’ dalla fine, che cambia il verso della gara. In un momento così delicato doveva ragionare di più. Rimane, seconda ammonizione a parte, una bella prestazione.

Cosenza 6.5: non soffre mai, però il secondo giallo pesa. Onestamente c’è da capire se tocca o meno l’uomo, lui sostiene di averlo toccato e allora questa diventerebbe una decisione sbagliata dell’arbitro. Rimane che andava tolto prima.

Zanandrea 6.5: sarebbe una partita da 7 o più. A un certo punto diventa “the wall” e lo rimane fino alla fine, è l’ultimo a cedere. Perché mezzo voto in meno? Si guadagna un cartellino rosso a partita finita e vabbé che il Piacenza ormai è quasi retrocesso, ma salterà la prossima gara insieme a Cosenza e Accardi, con Nava infortunato. Anche qui serviva ragionare di più.

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