Piacenza - Le 300 panchine di Alessandro Brizzolesi. «Tanti momenti belli, ma i due derby vinti sono speciali»

Alessandro Brizzolesi. Per chi non lo sapesse lui è quello che alza il cartello durante i cambi dei giocatori, per il recupero, tiene le statistiche ma, più in generale, è il dirigente accompagnatore con il maggior grado di anzianità dentro al Piacenza Calcio. Perché?
E’ presto detto: contro la Pro Vercelli ha staccato la sua panchina numero 300 al seguito dei biancorossi anche se, come ci tiene a dire lui stesso «se consideriamo solo il campionato. Prima di Natale mi sono tolto lo sfizio di contarle, non l’avevo mai fatto, e ho scoperto che ero a 297. Pergo, Albinoleffe e due giorni fa la 300esima contro la Pro Vercelli»
In effetti a conti fatti lui c’è fin dal primo giorno della ripartenza - «sì, era la gara di Coppa Italia in Eccellenza persa contro il Fiorenzuola» - e da lì non ha mai mollato: «Ho tifato Piacenza per tanti anni e per uno come me, già il partire era un sogno, ora che sono arrivato a 300 penso sia fantastico, non l’avrei mai detto».
Dirigente accompagnatore di lungo corso ha visto momenti belli e altri da dimenticare. «Senz’altro il momento più brutto - ci spiega - è stata la famosa sconfitta di Siena a maggio 2019, per me quella è stata peggio di Trapani. E’ una partita che rimuovo volentieri dai ricordi». Ma ci sono stati anche momenti bellissimi: «E’ difficile sceglierne uno. Senz’altro la promozione in C ottenuta a Mapello ha un sapore speciale, ma anche la prima di Lega Pro a Lucca fu molto emozionante. Come le due partite contro Entella e Olbia che ci proiettarono primi in classifica però ricordo con grande piacere i due derby vinti contro la Cremonese».
E quindi? Altre 300 di queste panchine. «Certamente, il sogno rimane questo».