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Piacenza - La rivoluzione franziniana parte dal 4-3-1-2. «Cambiare è naturale dopo ogni stagione». VIDEO

Il tecnico: «Il modulo conta sempre relativamente, quello che conta davvero è l'atteggiamento dei ragazzi. Il primo grazie però va alla società che cerca sempre di allestire delle squadre competitive. Sestu? E' un giocatore fondamentale»

Sono due le parole d’ordine in via Gorra nel giorno del raduno: una è “archiviare” - una stagione che è stata comunque eccezionale a dispetto del risultato, il Piacenza ha riportato migliaia di spettatori allo stadio nel rush finale, sintomo di come i piacentini siano ancora molto affezionati ai biancorossi grazie anche all’ottimo lavoro svolto dai società, squadra e Curva - mentre l’altra è “rivoluzione” e si comprende dal mercato
Il Piacenza è un cantiere apertissimo, sono 13 i giocatori presenti in rosa, Franz per la nuova annata ha deciso di partire con il 4-3-1-2 ed è questo il primo mattone della rivoluzione franziniana. Il secondo mattone riguarda la squadra: a conti fatti rivedremo in campo solamente tre giocatori della passata stagione, Della Latta, Nicco e Pergreffi, il resto cambia. Trequartista (Cattaneo), attacco totalmente rifondato (in arrivo Cacia e Nocciolini), chiavi della regia affidate a Giandonato, tre o quattro giovani classe 1998 sempre in campo (i due terzini, portiere e per il quarto si vedrà) e pure la coppia di difensori centrali è nuova sebbene siano volti conosciuti. Partito Bertoncini nel cuore della difesa sarà spostato Della Latta al fianco di Pergreffi, il mediano cambia vita calcistica e si giocherà il posto con Silva.

RIVOLUZIONE DA VINCERE
Insomma, c’è una buona dose di scommesse nelle scelte fatte - è stato cambiato l’80% della formazione che è arrivata seconda - e andranno vinte tutte, innegabile che la squadra sia comunque intrigante perché Giandonato, Cattaneo e Cacia sono tre colpi che alzano notevolmente la qualità e l’esperienza del club, inoltre in arrivo ce ne sono altri. A dispetto di quanto ipotizzato la proprietà ha rilanciato le proprie ambizioni confermando il trend delle squadre allestite sempre competitive. Il risultato si vedrà. Proprio da qui parte Franzini: «Anticipo un attimo le vostre domande - dice il tecnico - perché innanzitutto mi preme ringraziare il presidente Marco Gatti per le belle parole e più in generale tutta la società e i dirigenti per l’opportunità che danno a me e al mio staff, allestendo sempre delle rose altamente competitive. Come ho già detto in un’altra occasione non ci sono solo gli acquisti, bisogna guardare in modo più ampio il lavoro della società: campi da allenamento, staff medico, investimenti sul settore giovanile, sullo stadio, sulla palestra. Sono tutti dettagli sostanziali che fanno la differenza, non esistono molte società che ragionano in questo modo in Serie C». Stimolato sui numerosi cambiamenti Franzini risponde velocemente, il pullman ha i motori accesi e la voglia di iniziare è tanta.

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