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Giovedì, 28 Marzo 2024
Piacenza Calcio

Piacenza - Inizia una stagione carica di sogni e speranze, ma i biancorossi sono una mina vagante

La squadra di Franzini si è rinforzata in difesa, le cessioni di Saber e Taugourdeau hanno rivoluzionato il centrocampo ma nel complesso la squadra appare rinforzata e può puntare a stare a ridosso delle prime

Allacciamo le cinture, si parte. Il Piacenza inizia da uno stadio blasonato come il Brianteo, contro la neopromossa Monza, la nuova stagione di Serie C 2017/2018 e lo fa con un carico di sogni e belle speranze, pochi punti interrogativi e l’entusiasmo che ha sempre contraddistinto la gestione della famiglia Gatti.
La squadra è profondamente cambiata, vittima più che altro del mercato che con le sue dinamiche ha portato la formazione di Franzini a essere stravolta per almeno sei undicesimi. Non ci sono più i pezzi da novanta, Taugourdeau e Saber, che hanno fruttato due notevoli plusvalenze sul mercato in compenso è tornato alla base Bini, c’è un top player assoluto della categoria, il portiere Ermanno Fumagalli, c’è Pederzoli in regia che sa già come vincere, un paio di innesti interessanti come Scaccabarozzi in mediana e Masciangelo a sinistra, c’è un ragazzone che promette di essere la rivelazione: Morosini. C’è poi lui in panchina, in Normal One del piacentino, il mago di Vernasca, Kaiser Franz (ha più soprannomi di Apollo Creed): Arnaldo Franzini.
Lui rimane la garanzia, ora il mercato è praticamente chiuso e si può dire che l’hanno cercato in estate sia Pisa sia Pro Vercelli, ma lui vuole costruire qualcosa con i biancorossi e dunque ha rispedito al mittente le offerte firmando un rinnovo fino al 2019.
L’anno scorso sono state emozioni fortissime, il doppio derby vinto contro la Cremonese, le sfide al fulmicotone con il Como e le notti magiche contro il Parma: i quasi 8mila spettatori del Garilli hanno ricordato a tutti che l’undici biancorosso è capace di stimolare l’affetto dei freddi piacentini.
Purtroppo c’è un girone scellerato di mezzo, in cui il Piacenza dovrà affrontare ben due trasferte in Sardegna contro Olbia e Arzachena, una marea di viaggi in Toscana e molte partite, tranne Pisa e Pro Piacenza, con scarso interesse. Peccato, potevano esserci i derby contro Modena e Reggiana, poteva esserci il Vicenza ma invece a Firenze hanno come al solito partorito gironi privi di senso. Andare in Sardegna contro Olbia e Arzechena significa andarci due volte anche con l’Under 15 e l’Under 17, cioè sei viaggi. Le sarde si potevano almeno dividere, ma è andata così.
Buon campionato a tutti

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