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Piacenza - Il progetto del presidente Roberto Pighi: «Azionariato imprenditoriale e un club sostenibile»

Il nuovo numero 1 di via Gorra: «A un certo punto abbiamo rischiato davvero di non iscriverci, se siamo qui è per senso di responsabilità. Cerchiamo tanti imprenditori che entrino con una piccola quota». Marco Polenghi sarà il vicepresidente

E’ Roberto Pighi a prendere le redini della società, maggioranza delle azioni e un progetto nuovo, «sostenibile» - per usare le sue parole - che punterà, nel prossimo triennio, a un azionariato imprenditoriale. L’obiettivo è quello di arrivare a cedere almeno il 50% circa delle quote trainando dentro al Piacenza una serie di piccoli medi imprenditori - «perché sono quelli più sensibili a queste tematiche» - e arrivare a essere una società sostenibile nei costi e, soprattutto, con qualche rinnovata ambizione tra un paio d’anni.
I lavori sono partiti, Eugenio Rigolli con la sua Artigiana Farnese e Marco Polenghi (ceo della Polenghi) sono già nelle quote societarie, in particolare quest'ultimo sarà il futuro vicepresidente.
Pighi è seduto a fianco del presidente uscente, Marco Gatti, dall’altro capo del tavolo c’è il dg Marco Scianò. «Se siamo qui è grazie a un senso di grande responsabilità da parte di Marco Gatti e Roberto Pighi che ne raccoglie il testimone. Mentre altri club si interrogano sul presente e non affrontano il futuro, noi possiamo dire che siamo qui, oggi 6 giugno, a parlare di futuro e vi assicuro che nei mesi scorsi l’iscrizione della società era rischio. Questo primo grande ostacolo è stato superato. Avviamo un progetto nuovo, sostenibile, basato sui giovani e sulla ricerca di numerosi piccoli soci con l’obiettivo, almeno per il momento, di mantenere la categoria. Ringrazio tutti gli attori in gioco, in particolare i calciatori che hanno compreso il momento e l’Amministrazione Comunale. A breve ci sarà un nuovo bando per il Garilli e per il settore giovanile aspettiamo quello del Bertocchi».

Gli occhi però sono tutti su Roberto Pighi che parte a ruota libera. «Porterò avanti la società con lo stesso stile dei Gatti, cioè serietà negli impegni economici. Vi dico sinceramente che, fino a qualche mese fa, l’iscrizione era davvero a rischio e la strada intrapresa oggi non appariva percorribile. Rimanere da solo dentro alla società poteva far paura. Tuttavia questa pandemia ci riconsegna un mondo in cui serve maggiore responsabilità, ci siamo incontrati, abbiamo lavorato, i Gatti mi affiancheranno come sponsor per i prossimi anni e il risultato è che abbiamo deciso di dare vita a un nuovo progetto. Diciamo subito che metteremo sul piatto un budget ridotto del 50% rispetto alle passate stagioni (che circa di 4milioni di euro, ndr), gli obiettivi a oggi sono la sostenibilità e il mantenimento della categoria e permettetemi di dire che negli ultimi due anni, forse, siamo andati anche oltre alle nostre reali dimensioni».

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