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Piacenza, il cuore non basta: la Pistoiese rimonta la doppietta di Corazza (2-2)

I biancorossi, per quasi un'ora in dieci per l'espulsione di Masciangelo, giocano un'ottima partita. Ma devono subire la rimonta toscana a firma di Ferrari e Zullo

La doppietta di Corazza non basta, perché la Pistoiese, che ha giocato dal 39’ del primo tempo con l’uomo in più per l’espulsione di Masciangelo, è riuscita a rimontare con le reti di Ferrari e Zullo. Un punto amaro, perché sul piano della prestazione non c’è niente da dire: il Piacenza ha giocato un’ottima partita, anche se bruciano le occasioni sprecate per segnare il terzo gol. E ci sarebbe da fare il mea culpa per la solita rete subita - quella di Zullo - da palla inattiva, la seconda in due partite. Un errore che passa comunque in secondo piano rispetto alle prestazioni positive di molti singoli: Corazza si sblocca con una doppietta (non segnava dalla vittoria con la Lucchese), Corradi è un altro giocatore rispetto a quello, anonimo, visto fino a una manciata di partite fa; Segre è sempre più una certezza e firma una prodezza sul gol del raddoppio. Stona solo un punto stretto, soprattutto se c’è un piazzamento nei playoff da difendere e un calendario che sembra una parete rocciosa da scalare: Alessandria (che non perde da un girone), stracittadina con il Pro Piacenza e poi Siena e Livorno, entrambe in lotta per la vittoria del campionato. 

L’ESPULSIONE DI MASCIANGELO SVEGLIA IL PIACENZA. Con la Pistoiese, la prima parte di gara regna l’equilibrio. Il Piacenza ha il predominio territoriale, ma è impreciso e non riesce a sfruttare le due chance capitate a Corazza e Segre. Dall’altra parte si vede solo un diagonale di Luperini che si spegne a lato. L’episodio che accende il match è l’espulsione di Masciangelo, ingenuo a reagire con una manata dopo una sportellata di Nardini. Il guardalinee è lì a due passi e alza la bandierina: l’arbitro lo consulta e poi sventola in faccia il rosso al terzino biancorosso. Sembra mettersi male per gli emiliani, ma Castellana - tra i migliori anche oggi - va in pressing alto sulla sbadata difesa arancione e viene tirato per la maglietta da Zappa: calcio di rigore. Corazza, fino a quel momento tra luci e ombre, spiazza Zaccagno e si va al riposo sull’1-0. 

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