Piacenza - I pagelloni di fine anno: c'è gloria per tutti
Una stagione storica si è appena conclusa. Il Piacenza si è portato a casa promozione in Lega Pro, record ed eterna gloria sugli almanacchi. Ma chi sono i protagonisti di questa grande impresa? Tutti hanno fatto bene e hanno grandi meriti, a...
Una stagione storica si è appena conclusa. Il Piacenza si è portato a casa promozione in Lega Pro, record ed eterna gloria sugli almanacchi. Ma chi sono i protagonisti di questa grande impresa? Tutti hanno fatto bene e hanno grandi meriti, a partire da mister Franzini, detto il mago di Vernasca, autentico progettista in capo di unannata trionfale. Sul campo, i migliori per noi sono stati capitan Luca Matteassi, la colonna Jacopo Silva, il regista Taugourdeau, il jolly Cazzamalli, il bomber Adriano Marzeglia e tra i giovani sicuramente il centrocampista Saber e il difensore Di Cecco. Ma cè gloria per tutti. Di seguito vi proponiamo i pagelloni stagionali di tutta la rosa del Piacenza.
Boccanera 7,5: vive una prima parte di stagione da eroe, condita da tante parate che sono valse punti pesanti: su tutte, la più importante è stata quella nel big match contro il Lecco sul rigore di Franca, che ha tenuto in partita i biancorossi prima del gol decisivo di Ruffini. Il girone di ritorno lo vive sullaltalena, con qualche incertezza (vedi Olginate) ma sempre con un rendimento nel complesso soddisfacente.
Sentinelli 7,5: è una montagna che cammina, un difensore che sopperisce con esperienza, fisicità e tecnica a una velocità che per forza di cose non può essere quella dei fulmini di guerra. Finisce con 5 reti allattivo, tutte con un peso specifico notevole. Lascia per strada mezzo punto per il rosso di Seregno e per qualche eccesso di sicurezza nelluscita palla al piede dallarea, ma ce ne fossero di giocatori del suo calibro.
Silva 8: è arrivato come ministro della difesa, comandante scelto da Franzini per guidare quella che sarebbe diventata la difesa meno battuta del girone. Non ha scelto male il tecnico piacentino: Silva non ha mai deluso agli appuntamenti importanti, né tantomeno ha avuto cali di concentrazione al cospetto degli avversari più abbordabili.
Ruffini 7,5: fa la staffetta con Sentinelli per tutto larco della stagione. Lui ha caratteristiche diverse dal gigante romano, poiché è più rapido e adatto ad attaccanti altrettanto rapidi, ma ha una caratteristica in comune: il fiuto del gol, un dono innato che ha fruttato cinque reti al Piacenza tra cui quella da 3 punti nel match di andata contro il Lecco.
Di Cecco 8: è la sorpresa più grande. Non che non ci si attendesse tanto da lui, ma certamente nessuno poteva immaginarsi un campionato con prestazioni a tratti stellari. Abbina tecnica, velocità, personalità. E migliorabile in copertura, chissà quanto potrebbe crescere con un altro anno insieme a Franzini.
Contini 7,5: giovane prodotto delle giovanili biancorosse, è partito in sordina, nessuno sembrava puntare su di lui. Ha faticato agli inizi, essendo esordiente assoluto in categoria, ma in seguito è cresciuto partita dopo partita, dimostrando di valere pienamente la fiducia di mister Franzini.
Colombini 7: arrivato a metà campionato come oggetto misterioso, si è rivelato essere lennesimo acquisto azzeccato del duo Cerri-Franzini. E un giovane di buone prospettive e con ottimi mezzi,che deve crescere sotto il piano della personalità per effettuare il definitivo salto di qualità: ha tutto il tempo per farlo.
Taugourdeau 8: è il playmaker perfetto, dotato di tecnica e ingegno. Nel mosaico della squadra ideale, come lo è stato il Piacenza questanno, il regista francese sincastrava come il pezzo centrale che nobilitava tutto linsieme.
Cazzamalli 8,5: la storia di questo giocatore è di quelle che potrebbero essere raccontate come esempio ai giovani. E partito in panchina, era considerato la riserva di lusso, ma in seguito ha saputo cogliere loccasione giusta, riciclarsi in ruoli non suoi, ritagliarsi uno spazio sempre maggiore fino a divenire inamovibile. Il bottino di 8 reti, inoltre, è davvero lusinghiero per un centrocampista che spesso si è ritrovato a giostrare lontano dalla porta.
Saber 8,5: il giovane italo tunisino ha conosciuto una crescita esponenziale e se lanno scorso era da considerarsi un calciatore di prospettiva ma con ancora unidentità da delineare, questa stagione è diventato un centrocampista completo, fatto di miglia di corsa, grinta e un pizzico di tecnica ad amalgamare il tutto. La rete marziana con la quale ha steso il MapelloBonate rimarrà nelle memorie dei tifosi piacentini per un pezzo.
Porcino 7,5: il ginocchio ha fatto le bizze, mettendolo fuorigioco nella fase centrale della stagione, ma il giocatore ammirato fino a dicembre è un vero condensato di agonismo e duttilità. Talismano tuttofare del centrocampo, ha dimostrato di possedere un po di tutto: tecnica quanto basta, rapidità e senso tattico da vendere.
Matteassi 8,5: essere capitano non è avere una fascia al braccio, lui dà a quella fascia un significato particolare. Non è solo la classe indiscutibile sul campo, ma anche e soprattutto la personalità con la quale prende per mano la squadra nei momenti delicati e come questa lo segue. Limmagine tipica è la festa sotto alla Curva dopo ogni successo: per primo parla Matteassi, poi cantano tutti gli altri. Non è solo un capitano, è un capo popolo.
Galuppini 7,5: lo diceva con un velo di stizza dopo essersi finalmente ritagliato i riflettori: «Ma chi li decide i titolari?» e in effetti, con il senno di poi, letichetta di riserva per lui è stata un po riduttiva. Rinunciando ad andarsene a dicembre, ha deciso di scommettere nuovamente su di sé e questa scommessa è stata vinta: da lì sono nate perle come la punizione che ha steso la Grumellese e il pallonetto che ha disarcionato una tenace Varesina. In una parola? Apriscatole.
Franchi 7,5: letteralmente devastante per due terzi di campionato, è caratterizzato da una velocità esplosiva che può mettere in ginocchio lavversario di turno. E calato verso la fine del campionato, ma questo dimostra semplicemente che è un essere umano e non un marziano.
Minincleri 7,5: linizio è stato shock, con la frattura alle costole che ne ha minato le capacità balistiche di primissimo piano. Poi cè stata la panchina e la fatica a imporsi con una concorrenza spietata con la quale fare i conti. Alla fine, con pazienza e con il lavoro, si è imposto a suon di assist, gol e palle inattive calciate con una grazia rara.
Marzeglia 8: accolto tra lo scetticismo generale, il bomber milanese ha conquistato tutti con il suo strapotere fisico e i colpi di testa perentori in grado di abbattere - letteralmente - difese, porte e portieri. Con i piedi non è mai stato il massimo, forse, ma se ci andiamo a rivedere i gol segnati a Venezia e Gubbio, cè la possibilità di avere un legittimo dubbio anche su questo aspetto.
All. Franzini 9: di questanno da ricordare è stato il grande architetto. Si è costruito la macchina perfetta e poi si è messo nella sala dei bottoni a godersi lo spettacolo, spingendo leve e pulsanti solo quando serviva, mantenendo sempre la squadra sulla retta via come fanno i veri leader. Poche convinzioni, chiare, trasferite a una squadra che lo ha seguito come si fa con un professore illuminato.
GLI ALTRI - Mira 6,5, Gherardi 6, Cigognini s.v., Cabrini s.v., Terzi s.v., Battistotti s.v., Terzi s.v., Pezzi 6.
Marcello Astorri
Boccanera 7,5: vive una prima parte di stagione da eroe, condita da tante parate che sono valse punti pesanti: su tutte, la più importante è stata quella nel big match contro il Lecco sul rigore di Franca, che ha tenuto in partita i biancorossi prima del gol decisivo di Ruffini. Il girone di ritorno lo vive sullaltalena, con qualche incertezza (vedi Olginate) ma sempre con un rendimento nel complesso soddisfacente.
Sentinelli 7,5: è una montagna che cammina, un difensore che sopperisce con esperienza, fisicità e tecnica a una velocità che per forza di cose non può essere quella dei fulmini di guerra. Finisce con 5 reti allattivo, tutte con un peso specifico notevole. Lascia per strada mezzo punto per il rosso di Seregno e per qualche eccesso di sicurezza nelluscita palla al piede dallarea, ma ce ne fossero di giocatori del suo calibro.
Silva 8: è arrivato come ministro della difesa, comandante scelto da Franzini per guidare quella che sarebbe diventata la difesa meno battuta del girone. Non ha scelto male il tecnico piacentino: Silva non ha mai deluso agli appuntamenti importanti, né tantomeno ha avuto cali di concentrazione al cospetto degli avversari più abbordabili.
Ruffini 7,5: fa la staffetta con Sentinelli per tutto larco della stagione. Lui ha caratteristiche diverse dal gigante romano, poiché è più rapido e adatto ad attaccanti altrettanto rapidi, ma ha una caratteristica in comune: il fiuto del gol, un dono innato che ha fruttato cinque reti al Piacenza tra cui quella da 3 punti nel match di andata contro il Lecco.
Di Cecco 8: è la sorpresa più grande. Non che non ci si attendesse tanto da lui, ma certamente nessuno poteva immaginarsi un campionato con prestazioni a tratti stellari. Abbina tecnica, velocità, personalità. E migliorabile in copertura, chissà quanto potrebbe crescere con un altro anno insieme a Franzini.
Contini 7,5: giovane prodotto delle giovanili biancorosse, è partito in sordina, nessuno sembrava puntare su di lui. Ha faticato agli inizi, essendo esordiente assoluto in categoria, ma in seguito è cresciuto partita dopo partita, dimostrando di valere pienamente la fiducia di mister Franzini.
Colombini 7: arrivato a metà campionato come oggetto misterioso, si è rivelato essere lennesimo acquisto azzeccato del duo Cerri-Franzini. E un giovane di buone prospettive e con ottimi mezzi,che deve crescere sotto il piano della personalità per effettuare il definitivo salto di qualità: ha tutto il tempo per farlo.
Taugourdeau 8: è il playmaker perfetto, dotato di tecnica e ingegno. Nel mosaico della squadra ideale, come lo è stato il Piacenza questanno, il regista francese sincastrava come il pezzo centrale che nobilitava tutto linsieme.
Cazzamalli 8,5: la storia di questo giocatore è di quelle che potrebbero essere raccontate come esempio ai giovani. E partito in panchina, era considerato la riserva di lusso, ma in seguito ha saputo cogliere loccasione giusta, riciclarsi in ruoli non suoi, ritagliarsi uno spazio sempre maggiore fino a divenire inamovibile. Il bottino di 8 reti, inoltre, è davvero lusinghiero per un centrocampista che spesso si è ritrovato a giostrare lontano dalla porta.
Saber 8,5: il giovane italo tunisino ha conosciuto una crescita esponenziale e se lanno scorso era da considerarsi un calciatore di prospettiva ma con ancora unidentità da delineare, questa stagione è diventato un centrocampista completo, fatto di miglia di corsa, grinta e un pizzico di tecnica ad amalgamare il tutto. La rete marziana con la quale ha steso il MapelloBonate rimarrà nelle memorie dei tifosi piacentini per un pezzo.
Porcino 7,5: il ginocchio ha fatto le bizze, mettendolo fuorigioco nella fase centrale della stagione, ma il giocatore ammirato fino a dicembre è un vero condensato di agonismo e duttilità. Talismano tuttofare del centrocampo, ha dimostrato di possedere un po di tutto: tecnica quanto basta, rapidità e senso tattico da vendere.
Matteassi 8,5: essere capitano non è avere una fascia al braccio, lui dà a quella fascia un significato particolare. Non è solo la classe indiscutibile sul campo, ma anche e soprattutto la personalità con la quale prende per mano la squadra nei momenti delicati e come questa lo segue. Limmagine tipica è la festa sotto alla Curva dopo ogni successo: per primo parla Matteassi, poi cantano tutti gli altri. Non è solo un capitano, è un capo popolo.
Galuppini 7,5: lo diceva con un velo di stizza dopo essersi finalmente ritagliato i riflettori: «Ma chi li decide i titolari?» e in effetti, con il senno di poi, letichetta di riserva per lui è stata un po riduttiva. Rinunciando ad andarsene a dicembre, ha deciso di scommettere nuovamente su di sé e questa scommessa è stata vinta: da lì sono nate perle come la punizione che ha steso la Grumellese e il pallonetto che ha disarcionato una tenace Varesina. In una parola? Apriscatole.
Franchi 7,5: letteralmente devastante per due terzi di campionato, è caratterizzato da una velocità esplosiva che può mettere in ginocchio lavversario di turno. E calato verso la fine del campionato, ma questo dimostra semplicemente che è un essere umano e non un marziano.
Minincleri 7,5: linizio è stato shock, con la frattura alle costole che ne ha minato le capacità balistiche di primissimo piano. Poi cè stata la panchina e la fatica a imporsi con una concorrenza spietata con la quale fare i conti. Alla fine, con pazienza e con il lavoro, si è imposto a suon di assist, gol e palle inattive calciate con una grazia rara.
Marzeglia 8: accolto tra lo scetticismo generale, il bomber milanese ha conquistato tutti con il suo strapotere fisico e i colpi di testa perentori in grado di abbattere - letteralmente - difese, porte e portieri. Con i piedi non è mai stato il massimo, forse, ma se ci andiamo a rivedere i gol segnati a Venezia e Gubbio, cè la possibilità di avere un legittimo dubbio anche su questo aspetto.
All. Franzini 9: di questanno da ricordare è stato il grande architetto. Si è costruito la macchina perfetta e poi si è messo nella sala dei bottoni a godersi lo spettacolo, spingendo leve e pulsanti solo quando serviva, mantenendo sempre la squadra sulla retta via come fanno i veri leader. Poche convinzioni, chiare, trasferite a una squadra che lo ha seguito come si fa con un professore illuminato.
GLI ALTRI - Mira 6,5, Gherardi 6, Cigognini s.v., Cabrini s.v., Terzi s.v., Battistotti s.v., Terzi s.v., Pezzi 6.
Marcello Astorri