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Piacenza Calcio

Piacenza - I pagelloni della prima metà di stagione. Avvio pessimo, poi la squadra è pian piano migliorata

La media generale è comunque insufficiente perché il penultimo posto con cui si chiude il 2022 non può essere considerato soddisfacente, come le sole tre vittorie in venti gare. La difesa rimane il punto debole (36 i gol subiti finora) mentre al centrocampo manca intensità. Si salva l'attacco

Rossetti 5.5: non era partito male e in fondo ha segnato tre gol fino a qui, però è andato via via spegnendosi soprattutto con l’arrivo di Scazzola che vede più la coppia Cesarini-Morra. Ha scontato anche lui un girone di andata negativo in generale, sul groppone gli pesano anche due-tre errori importanti in momenti decisivi. Al pari di Nelli non si è integrato bene nel meccanismo Piacenza e anche lui andrà probabilmente sul mercato a gennaio, altro segnale inequivocabile.

Morra 6.5: i sei gol segnati parlano e dicono tutto. Era arrivato in estate per rimpiazzare la doppia cifra di Dubickas e in fondo è perfettamente in media. Di certo è un giocatore che aiuta poco la manovra, si assenta per lunghi tratti dalla partita, ma come Cesarini è anche l’unico capace di tirare fuori un gol all’improvviso. Sconta il fatto di essere arrivato a Piacenza dopo un anno in cui aveva giocato solo una manciata di partite.

Zunno 5.5: avvio di stagione molto positivo, tanto che sembrava risolto il problema di “chi far giocare a sinistra” ma anche lui, come per quasi tutti gli altri, c’è stato un autunno in fase nettamente calante. Rimane comunque interessante un suo impiego a partita in corso perché ha la capacità di andare alla conclusione e anche la qualità per trovare gli assist.

Cesarini 5.5: mette a referto quattro reti, però il capitano è troppo spesso alle prese con alcune noie fisiche e questa squadra in fondo è costruita attorno a lui. E’ mancato nei momenti topici, ha tenuto in piedi la baracca in altri. Senza dubbio occorre aggrapparsi a lui per la corsa salvezza.

Lamesta 5.5: difficile dargli un voto perché gioca abbastanza, ma solo piccoli spezzoni di partita. A volte riesce a dare imprevedibilità alla manovra, altre volte non se sente la presenza in campo. In fondo gioca comunque poco.

Conti 5.5: stesso discorso fatto per Lamesta, quando ha giocato è riuscito ad alternare prestazioni positive e molto “fisiche” ad altre evanescenti, nel complesso però gli rimane in canna un minutaggio piuttosto basso su cui è difficile esprimere un giudizio.

Senza Voto: Anatrella, Pezzola, Onisa, David, Vianni, Biancheri (svincolato a dicembre), Giacchino (svincolato a dicembre)

Scalise 5: alla prima di campionato a settembre ha proposto un’idea di gioco completamente diversa da quella che su cui si era tentato di lavorare in estate. La sua squadra, oltre a una gran confusione tattica, ha sempre dato l’impressione di essere in deficit di personalità, timorosa e con pochissime idee. L’esonero è stato la conseguenza di un avvio pessimo che aveva portato il Piacenza immediatamente all’ultimo posto in classifica.

Scazzola 6: ha rimesso a posto la difesa, che è un pizzico migliorata almeno nei numeri, poi ha dato ordine tattico. Paga il non aver fatto il ritiro di luglio e l’aver preso in mano una squadra in cui non vede sul campo alcuni elementi e soprattutto un’incredibile numero di assenze che non gli hanno quasi mai permesso di attingere a piene mani dalla rosa a disposizione.

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