Piacenza - Fumagalli: «La classifica rispecchia il nostro lavoro. Il segreto della squadra? E' il gruppo»

Sono ormai due anni che lavora con Max Ferrari. Che rapporto c’è?
«Speciale, direi fraterno, lui conosce benissimo le mie esigenze e la settima tipo di lavoro che mi serve. In particolare mi sono trovato benissimo perché mi tiene attivo a livello mentale tra esercizi nuovi, deviatori di pallone e altro, non ci si annoia mai ad allenarsi con lui e questo è un gran pregio per un preparatore. E conta molto anche per un portiere».

Abbiamo visto una sola volta il giovane Calore: sensazioni?
«Tommy è un buon portiere e se continua su questa strada farà parlare di sé nei prossimi anni. In prospettiva può crescere, cura i dettagli delle parate ed è professionale, tutti aspetti che alla lunga danno i loro frutti. Più in generale, però, voglio spendere una parola per il gruppo portieri: è fantastico, siamo una famiglia nella famiglia».

Dopo tanti anni ama ancora il suo lavoro come al primo giorno?
«Mi piace, lo amo e me lo tengo stretto perché mi diverto come un matto a farlo. Certamente oggi, rispetto a prima, ho l’esperienza che mi aiuta».

Portiere, un ruolo difficile e spesso giudicato a sproposito. Donnarumma è un talento o no?
«Quando leggo le critiche a Donnarumma penso siano tempo perso, Gigio è un talento cristallino, una forza della natura. Paga solo le schermaglie del rinnovo di due anni fa, lo criticano a ogni occasione per quel motivo. E’ impensabile che un ragazzo di nemmeno 20 anni non commetta errori e comunque l’errore fa parte del percorso di crescita di un portiere. Donnarumma occupa la porta solo stando fermo, di che cosa stiamo parlando? E’ un talento del nostro calcio».

Se dico portiere Fumagalli oggi a chi pensa?
«Dico Allison ed Ederson ma è anche impossibile dimenticare il totem, Gigi Buffon. E’ ancora tra i migliori in circolazione».