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Piacenza - Franzini: «Una partita nata male, siamo stati bravi a non perderla». Le pagelle

I biancorossi riescono a pareggiare grazie a un rigore di Pederzoli che a fine gara commenta: «Questo Pro Piacenza merita ben altra classifica». In campo, prestazione opaca per molti giocatori

Della Latta 5,5: ci mette tanto fisico, cosa che è stata utile in fase di copertura. Latita con il pallone in mezzo ai piedi e per questo più di una volta è impreciso. 

Morosini 6: pesa il rigore sbagliato. Avesse segnato prima dell’intervallo, forse il vento della partita sarebbe cambiato. Gli va però dato atto della straordinaria capacità di porre rimedio ai propri errori: nella ripresa si prende il rigore dell’1-1 e rimane l’uomo in più del centrocampo. 

Segre 5,5: nel primo tempo rimane scollegato dalla partita. Al rientro in campo dava segnali di risveglio, ma Franzini ha preferito puntare sulle geometrie di Pederzoli. Dal 16’ st Pederzoli 6,5: peccato per il cartellino rosso, però il suo ingresso in campo ha riequilibrato una squadra che era nel pallone più totale. Dal dischetto poi è infallibile. 

Nobile 5,5: prova a puntare l’uomo, anche se va spesso a sbattere. Riesce a mettere un paio di palloni interessanti in area, ma alla fine nasce e finisce tutta qui la sua partita. Dal 16’ st Scaccabarozzi 5,5: non sta attraversando un gran momento di forma. Anche con il Pro lo si è visto poco. 

Romero 5: era il sorvegliato speciale, aveva sempre intorno almeno due uomini. Per questo tocca pochi palloni e anche quando gli arrivano, li perde in malo modo. 

Corazza 5,5: ha il piede fine, lo si vede da come tratta il pallone per poi smistarlo con precisione. Però gli manca ancora il passo, per questo quando prova a scrollarsi la ruggine di dosso gli uomini di Pea se lo mangiano. Dal 38’ st Zecca s.v.

All. Franzini 5,5: il Piacenza non c’è, entra in campo sgonfio e non affonda solo perché Abate è in vena di regali quando sbaglia a porta vuota il 2-0. Bene la decisione di inserire Pederzoli nella ripresa e va tenuto conto della capacità di raddrizzare una partita iniziata male e che poteva finire peggio. Però la sensazione è che la squadra potesse fare molto di più.

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