Piacenza - Franzini: «Peccato non aver vinto all'andata». Pagelle: Sestu, Ferrari e Marotta steccano partita
Bertoncini nonostante la grande paura è già stato dimesso e rientra con la squadra. Si salvano Corradi e Della Latta.
Della Latta 6: lì in mezzo è quello che combatte di più. A un certo punto, con la squadra allo sbando, prova a caricarsi i compagni sulle spalle. Ma stasera c’era poco da fare. Bravo per il temperamento e complimenti per aver vinto il premio per il miglior gol della serie C.
Marotta 5: serata grigia anche per lui. Non riesce a dare qualità alla manovra, sbaglia appoggi semplici e soccombe al pressing intelligente dei granata. Dal 38’ st Sylla s.v.
Corradi 6-: finisce la partita con il turbante dopo lo scontro con Bertoncini (andrà anche lui in ospedale per accertamenti). Tuttavia, prova a uscire dal pantano più di altri: magari con la testa bassa, a volte porta troppo la palla, ma è comunque l’ultimo ad arrendersi.
Di Molfetta 5,5: si sacrifica molto in fase difensiva, ma così facendo scompare completamente dal campo in avanti: là dove le sue scorribande avrebbero potuto fare male al Trapani.
Ferrari 5: gli arrivano zero palloni in area di rigore. Difficile incidere per un attaccante quando è così. Però anche lui è arruffone, troppo nervoso. Già ammonito per un fallo di gioco, viene tolto proprio per evitargli un rosso per proteste che a un certo punto sembrava più che probabile. Dall 11’ st Perez 6: entra in campo con spirito da battaglia (qualità che non gli manca). Confeziona un paio di buone iniziative, ma alla fine non può nulla.
Sestu 5: finisce soffocato tra le spire di un Trapani che non gli concede un centimetro e lo guarda a vista. Lui all’inizio combatte, poi si perde e a conti fatti finisce per non combinare granché. Dal 11’ st Corazza 5,5: quando entra la squadra è già lunga e lo serve solo con lanci lunghi. Non riesce a entrare in partita né a far svoltare la gara.
All. Franzini 5: il suo Piacenza stecca in modo doloroso. La squadra è arrivata alla doppia sfida con il Trapani completamente svuotata. La sensazione è che, anche con un modulo o una formazione diversa non sarebbe cambiato molto. Detto questo, gli va riconosciuto il merito di aver sfiorato due volte la B, pur non avendo a disposizione la squadra più forte.