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Piacenza - Franzini: «Noi superficiali». Le pagelle

Nel bene come nel male è il Piacenza a essere il protagonista nel match dell’Epifania contro il Ciserano, dopo oggi a pieno titolo la bestia nera dei biancorossi. La squadra di Franzini parte male all’inizio, incassa il solito gol...



Nel bene come nel male è il Piacenza a essere il protagonista nel match dell’Epifania contro il Ciserano, dopo oggi a pieno titolo la bestia nera dei biancorossi. La squadra di Franzini parte male all’inizio, incassa il solito gol da palla inattiva, poi si sveglia di colpo e ribalta tutto grazie ai gol di Saber e Franchi. Nel finale, un’ingenuità di Sentinelli dà il via al gol di Crotti. Il difensore biancorosso si è fatto soffiare un brutto pallone anche se, nell’occasione, l’arbitro non ha fischiato un probabile fallo ai danni di Sentinelli: «Il gol ce lo siamo fatti da soli - commenta mister Arnaldo Franzini in sala stampa analizzando l’episodio - anche se ci sono state una serie di situazioni un po’ strane. Io non ho visto se c’era fallo, ma l’arbitro ha fatto riprendere il gioco con un nostro giocatore a terra e loro non si sono fermati. C’è rammarico perché dopo un inizio sottotono poi la partita l’abbiamo sempre fatta noi, la nostra colpa è stata solo quella di non aver segnato il 3 a 1. Abbiamo preso una traversa e siamo stato un po’ superficiali, l’uscita di Saber e l’episodio del gol hanno poi cambiato l’equilibrio di una partita che stavamo dominando fino a quel momento. Con più cattiveria avremmo portato a casa tre punti che erano già in cascina». Le condizioni di Saber, nonostante l’uscita anzitempo dal campo, non destano però preoccupazione: «E’ uscito perché è finito l’effetto dell’infiltrazione. Se sono preoccupato per Carate? L’unica preoccupazione è avere tutti i giocatori disponibili. Non avremo Sentinelli che dovrà scontare la squalifica, ma recupereremo Ruffini».
Un pari che è rimasto indigesto anche a Stefano Franchi: «Ci lascia l’amaro in bocca perché stavamo gestendo bene la partita - ha affermato l’attaccante biancorosso - poi abbiamo incassato il 2-2 che ci ha frenato un po’ gli entusiasmi. Portiamo comunque a casa questo punto che ci permette di rimanere in serie positiva, rimanendo concentrati sulla trasferta di Carate dove andremo a prenderci i punti che abbiamo lasciato indietro oggi». Peccato solo per il modo ingenuo con il quale è stato incassato il gol del pari: «E’ stato un pareggio ingenuo, ma neanche troppo. Dobbiamo imparare a concretizzare di più quanto creiamo in avanti, perché non in tutte le partite avremo la possibilità di avere tante occasioni e dovremo essere bravi a tradurre in gol tutto quello che capita».
Marcello Astorri

LE PAGELLE DI MARCELLO ASTORRI

Boccanera 5,5: poteva uscire in occasione del gol di Carminati, che va a staccare dentro l’area piccola indisturbato. Poco poteva fare sulla seconda rete del Ciserano, avvenuta con l’intera difesa biancorossa posizionata male e con Sentinelli a terra.

Di Cecco 7,5: è il migliore di giornata. Spinge tanto, con qualità, ubriacando gli avversari con finte e controfinte che ricordano quelle di un attaccante più che il mansionario dell’onesto terzino di spinta. Si conquista il rigore del vantaggio con mestiere, va vicino al gol con una traversa che grida vendetta.

Contini 6: gioca una gara onesta e disciplinata. Sul secondo gol viene preso in mezzo da Ghisalberti e Crotti, ma nell’occasione mancava Sentinelli al centro della difesa (rimasto a terra).

Sentinelli 5: pesa tanto l’errore che innesca il gol di Crotti. S’innamora troppo del pallone e, invece di passare o spazzare, s’intestardisce in un secondo dribbling che alla fine costa caro al Piacenza. Il fallo ci poteva stare, ma il suo è pur sempre un errore grossolano per uno della sua esperienza.

Cazzamalli 6,5: smista e lotta in mezzo al campo, calamita palloni come una piovra. Era già importante, ma considerati i malanni di Porcino e Taugourdeau adesso è da considerarsi vitale per Franzini.

Silva 6,5: solita partita granitica, impreziosita da un intervento eccezionale, nel finale su Ghisalberti lanciato a rete, che salva la pelle a tutta la squadra.

Matteassi 6: nel vivo del gioco, ma meno preciso del solito. Il Piacenza, soprattutto nel periodo migliore, si giova delle sue iniziative, ma a conti fatti i colpi gli restano tutti in canna.

Saber 7: considerato che giocava grazie a un’infiltrazione, la sua partita acquista ancor più valore. Corona al meglio - con il gol - un’azione bellissima, poi la benzina finisce ed è costretto a uscire dal campo. La squadra senza di lui perde il predominio a centrocampo. Dal 26’ s.t. Mira 5,5: entrato per il finale di partita, non riesce ad agganciarsi al ritmo della gara.

Marzeglia 5,5: lo salva (in parte) qualche buona sponda e l’assist per il gol di Saber. Il resto della gara lo vede sempre in ritardo, impreciso e sistematicamente anticipato dal suo marcatore. Dal 42’ s.t. Gherardi s.v.

Minincleri 5: una bella palla per Marzeglia nel primo tempo, poi poco e niente. Sui calci da fermo, sua specialità, non riesce mai a inquadrare il bersaglio. Certo il ruolo di mezzala lo allontana troppo dall’area di rigore, ma poteva sicuramente fare di più. Dal 38’ s.t. Taugourdeau s.v.

Franchi 6: giornata non scintillante. Trasforma però il rigore che vale il 2-1 e sul finire del primo tempo obbliga Consol a una parata non facile.

All. Franzini 6: le palle inattive sono il tallone d’Achille della squadra, ma sono e rimangono un problema irrisolto. Su questo aspetto la magia ancora non gli riesce. E’ una gioia, tuttavia, vedere il Piacenza giocare quando si decide ad alzare il ritmo. Non fosse stato per un episodio (che ci può stare), i biancorossi avrebbero vinto anche questa partita.

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