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Piacenza - Franzini: «L'umiltà è sempre stata la nostra prima arma. Mi aspetto una vera battaglia»

Domenica sera al Garilli (ore 20.30) semifinale di ritorno contro l'Imolese. I biancorossi partono dal 2-0 dell'andata, alla squadra di Dionisi serve una vittoria con almeno tre gol di scarto. Il tecnico dei biancorossi: «Non abbiamo fatto nulla». Corradi e Sestu sono ok

Asx Ok-2«Abbiamo una qualità particolare, quella di essere una squadra umile in ogni frangente. E’ così che abbiamo costruito questa stagione, affrontando le partite tutte allo stesso modo, sapendo che per vincere dobbiamo sempre fare una prestazione sopra le righe». Tradotto: dal big match con l’Entella alle gare più semplici il Piacenza non ha mai sottovalutato l’avversario e non lo farà nemmeno domenica sera contro l’Imolese, sebbene si parta da due vantaggi: il fattore campo (che impone agli avversari di vincere con almeno tre gol di scarto) e il robusto 2-0 maturato all’andata.

Sono queste le prime parole pronunciate da Arnaldo Franzini alla vigilia della semifinale di ritorno in programma domenica al Garilli (ore 20.30) e il fatto che il Piacenza abbia scelto - mai successo prima in occasione della gare interne - di andare in ritiro questa sera la dice lunga su quanto la squadra sia consapevole della battaglia che l’aspetta.
«E’ proprio così - prosegue il tecnico - l’Imolese darà tutto quello che ha in corpo per tentare di ribaltare il risultato e noi, in fin dei conti, non abbiamo ancora fatto nulla. Tra noi e ciò che ci meritiamo ci sono quattro partite, siamo solo a metà del percorso ma questo la squadra lo sa benissimo. Se c’è una cosa che non posso rimproverare ai miei ragazzi è la mentalità, l’umiltà e la consapevolezza che ogni partita nasconde delle insidie».

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