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Piacenza - Franzini: «I derby sono sempre difficili, di solito vince chi ha più fame»

I biancorossi non recuperano Di Cecco, sulla destra ballottaggio tra Segre e Castellana ma c'è l'opzione Matteassi con Cazzamalli interno. Il tecnico: «Il Pro ha grande qualità e infatti si è salvato con sette giornate di anticipo»

Il Piacenza si tuffa nel clou della sua stagione con in testa un solo obiettivo: mantenere la sesta posizione in classifica che garantirebbe il primo turno dei playoff (in gara unica) al Garilli contro la settima classificata e con due risultati su tre (vittoria o pareggio al 90’) a disposizione. Perché? Perché le sconfitte contro Arezzo e Giana Erminio hanno distanziato troppo il quinto posto, quindi è giusto che i biancorossi si concentrino su questo obiettivo perché il calendario è favorevole alla squadra di Franzini (tre gare su cinque in casa) a partire dalla sfida interna di sabato sera contro il Pro Piacenza. I biancorossi non recuperano né Abbate né Di Cecco e perdono Dossena, l’unico vero dubbio di Franzini alla vigilia è chi mandare a destra a centrocampo. In corsa ci sono Segre e Castellana (quest’ultimo è rientrato giovedì dopo il virus che l’ha colpito) e la sensazione è che il tecnico si porterà il ballottaggio fino al fischio d’inizio; per il resto la truppa è tutta a disposizione tranne Pelizzoli. Da non sottovalutare la possibilità di vedere Cazzamalli interno e Matteassi esterno, soluzione che garantirebbe centimetri ed esperienza.
«Non pensiamo al sesto posto e non ho fatto nessuna tabella - dice sorridendo Franzini alla vigilia della gara - ma solamente pensare che, quello fatto finora, non ci deve bastare e dobbiamo fare ancora meglio. I derby sono sempre partite scorbutiche, difficili da inquadrare, spesso sono anche brutte e vengono vinte da chi ha più fame e voglia».

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