Piacenza - Franzini: «Ci siamo ripresi quanto lasciato per strada mercoledì». Pagelle. VIDEO
Il tecnico poi ha una dedica per i tifosi arrivati ad Arezzo: «Hanno le loro ragioni, ma siamo felici di avergli regalato questa vittoria, in questo momento c'è bisogno di tutti». Masciangelo: «Vincere soffrendo così è ancora più bello»
Fumagalli 7: il portiere forte si vede quando para il parabile. Lui lo fa e ci mette anche qualcosa in più, come quando a pochi minuti dall’intervallo ci mette una pezza sul colpo di testa di Sabatino.
Mora 6: si mette sulla difensiva perché capisce che con l’Arezzo non si poteva scherzare. Ci mette fisicità e attenzione, soffrendo il giusto sulle sortite avversarie. Dal 20’ st Di Cecco 5,5: fallo da rigore ingenuo che poteva complicare di molto la partita del Piacenza. Fortunatamente non è stato così. Il resto della sua prova è comunque ai margini della sufficienza.
Pergreffi 7: prendere in consegna Moscardelli è roba da duri, perché il centravanti amaranto ha classe, fisico, grinta: tutto, insomma. Lui azzecca tutti gli anticipi e non sbaglia niente.
Silva 7: rimane concentrato e riduce gli errori al minimo, nonostante la pressione asfissiante esercitata dall’Arezzo per tutto il secondo tempo.
Masciangelo 6: lui era uno degli ex e la partita, forse, la sentiva più di altri. Commette una sbavatura nel primo tempo, ma si rifà alla distanza. Nel finale, aiuta la squadra a respirare essendo uno dei pochi ancora in grado di gestire il pallone con lucidità.
Segre 6,5: tanto lavoro sporco: si prende i falli giusti, li commette quando proprio non si può farne a meno. Sul primo gol ci mette lo zampino. Sbuccia la conclusione, è vero, ma il suo inserimento è stato essenziale per propiziare il gol.
Taugourdeau 6: per tutto il primo tempo gestisce molto bene il pallone. Apre la squadra servendosi del suo compasso e non sbaglia un passaggio. Nella ripresa è stanco. Talvolta cede alla tentazione di sparacchiare il pallone in avanti.