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Piacenza - Franzini: «Anno da dedicare ai nostri tifosi»

«E’ stato un anno super e spero che i tifosi lo ricordino per molto tempo: abbiamo stravinto una Serie D firmando il record di punti tornando in Lega Pro. Poi abbiamo scacciato qualche dubbio estivo arrivando a fare 29 punti prima di Natale e...

«E’ stato un anno super e spero che i tifosi lo ricordino per molto tempo: abbiamo stravinto una Serie D firmando il record di punti tornando in Lega Pro. Poi abbiamo scacciato qualche dubbio estivo arrivando a fare 29 punti prima di Natale e, soprattutto, regalato il derby ai nostri tifosi». I tifosi sono sempre un pensiero ricorrente quando Arnaldo Franzini parla a ruota libera - li ha citati a Livorno («è fantastico vederli al nostro fianco in un mercoledì lavorativo») e dopo la vittoria nella nebbia contro il Pontedera («spiace per il pubblico perché alla fine noi giochiamo per chi ha pagato il biglietto») - «lasciami dire che dedico a loro questo 2016 ricco di risultati e soddisfazioni».
Tra i più sorridenti all’Altro Village, oltre all’esterno Pino Agostinone che snocciola citazioni in dialetto foggiano o “capitan futuro” Jacopo Silva, c’è ovviamente il tecnico di Vernasca, indicato da tutti come il valore aggiunto di questo ultimo anno e mezzo.
«Onestamente non saprei dire se la soglia salvezza sia veramente 40 punti o un filo più in alto - prosegue il Franzo - perché oggi, a una giornata dal termine dell’andata, le squadre girano a 20 punti quindi 40 potrebbe essere un traguardo verosimile a maggio. Playoff? Pensiamo una cosa alla volta, ora dobbiamo chiudere bene l’anno e avvicinarci il più possibile ai 40 punti».
Piacenza che in trasferta ha sfoderato prestazioni da spellarsi le mani per gli applausi, mentre al Garilli è stato meno spettacolare ma ugualmente cinico. «Credo che la cosa fondamentale sia crescere sempre sotto il piano del gioco per sperare di affrontare certe formazioni. Spesso ci siamo riusciti e in molti casi abbiamo imposto il nostro gioco prendendoci delle vittorie storiche e bellissime come a Siena, Pistoia o Cremona. Forse in trasferta giochiamo meglio perché gli avversari tendono a chiudersi di meno. Quando vai a Livorno o Cremona trovi avversari meno attenti sotto questo profilo, per loro natura e obiettivi devono vincere e spesso lasciano degli spazi permettendoci di colpire».
Mercato? «Sicuramente faremo qualcosa - prosegue Franzini - ma a gennaio, senza fretta. Oggi dobbiamo pensare alle tre partite contro Prato, Lucchese e Lupa Roma, poi al mercato di gennaio. Siamo un club sano ma che deve pesare e soppesare ogni acquisto, non possiamo prendere tanto per farlo, tutto deve essere funzionale a uno scopo. Ci serve un esterno per una questione numerica dopo l’addio di Titone, per il resto vedremo strada facendo: a gennaio si apre un mondo nuovo».
Ora sotto con tre impegni davvero difficili, la Lucchese vive un periodo di forma importante mentre le trasferte in casa di Prato e Lupa Roma saranno difficile perché tra le mura di formazioni che lottano per la salvezza.
«E’ un momento in cui dobbiamo stringere i denti, la coperta corta e gli acciacchi che iniziano a farsi sentire ci stanno limitando ma siamo quasi al primo traguardo della stagione. La pausa di gennaio ci permetterà di ricaricare le pile e smaltire le scorie; alla luce di tutto questo dico che nelle prossime tre gare c’è da fare solamente dei punti, come domenica scorsa, senza badare all’aspetto estetico. Lo spettacolo l’abbiamo già fatto».

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