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Piacenza Calcio

Piacenza - Filippo Porcari: «Il tutto è nato dopo un messaggio con Matteassi. Possiamo fare bene»

Parla il centrocampista, acquisto a sorpresa del club biancorosso. «Con il Matte siamo rimasti amici, il tutto è nato da un messaggio, poi la cosa è proseguita.

Quindi si definirebbe un giocatore più di quantità o di qualità?
«Sono un incontrista, non sono uno di quei giocatori tecnici in grado di fare la differenza. Mi piace definirmi un calciatore alla vecchia maniera».

Conosce già qualche suo compagno di squadra? Com’è andato il primo allenamento?
«Conosco Sestu perché abbiamo giocato insieme (ad Avellino, ndr) e Di Molfetta. Gli altri li conoscevo perché ci siamo affrontati. Questo Piacenza mi è sembrato un gruppo con un’ossatura forte e mi sono sentito subito parte di una famiglia. E questo è un aspetto fondamentale per fare bene in campionato».

Allo Spezia tirava i calci di punizione e ha segnato alcuni gol. Li batterà lei anche al Piacenza?
«Con il mister non abbiamo parlato di queste cose. Ma in ogni caso questa squadra è molto forte e ci sono tanti che potrebbero batterli. Nessuno di noi può reputarsi titolare. Le scelte del mister alla domenica saranno dettate da quello che dimostreremo durante gli allenamenti in settimana».

Nel caso, come batterebbe le punizioni?
«A giro sopra la barriera come faceva Del Piero non sono capace. Le ho sempre calciate di potenza».

A 34 anni  - e con i suoi trascorsi – avrà sicuramente un ruolo di guida nello spogliatoio. Come pensa di porsi con i compagni, specie quelli più giovani?
«Sono qua anche per questo, ovvero dare il mio contributo in termini di esperienza. Ma voglio entrare nel gruppo in punta di piedi. Come ho già detto, qui c’è una vecchia guardia forte. Dal canto mio posso dire che non sono un fenomeno, né lo sarò mai, ma anche a 34 anni sono carico ed entusiasta come sempre».

Questo Piacenza le sembra un gruppo capace di misurarsi per i primi posti in classifica? In rosa ci sono diversi nomi importanti…
«Con i nomi e le figurine non si vince, il risultato  della partita dipende esclusivamente da come lavori durante la settimana. Questo Piacenza è forte: siamo tutti giocatori competitivi e con voglia di vincere. Quindi non dobbiamo avere paura di nessuno. Poi dipende dal girone in cui verremo inseriti: il girone nord, a mio avviso, è molto competitivo. Come mi è sembrato Franzini? Un bravo allenatore e una bravissima persona».

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