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Piacenza - Errori ed orrori di un progetto utopistico che si è sfasciato in pochi mesi. L'editoriale

Esonerato Manzo, cacciato Di Battista, i due uomini voluti fortemente dal dg Marco Scianò che definì il progetto «figlio mio» e ottiene la promozione a direttore sportivo ad interim.

SI PARTE DALL'ESTATE
Lo si era intuito già in estate quando furono disintegrati anni di lavoro, polverizzati in un amen in nome di un nuovo Piacenza fatto di giovani di proprietà e spettacolo. In realtà le avvisaglie c’erano già state nella famosa sconfitta a tavolino ai playoff 0-3 contro la Triestina, nella gloriosa e centenaria storia del Piacenza non era mai successo di non presentarsi sul campo per incapacità di farlo o scelta propria. Abbiamo visto anche questo, con lo strano (e colpevole) benestare di tutti, tranne noi.
S’è visto poco anche di tutto il resto. In realtà l’idea - come avevo scritto in estate - era anche affascinante ma andava calibrata passo dopo passo, con calma e giudizio, affiancando Di Battista in alcune determinanti scelte. Il gettare un’enormità di giovani esordienti, con una manciata di “vecchi” dentro il tritacarne Piacenza - che arrivava da campionati di vertice - così improvvisamente, poteva rivelarsi un’arma molto pericolosa. E infatti è stato così. I primi scricchiolii si erano intuiti quando a Manzo fu imposto il passaggio al 3-5-2, modulo che lo stesso tecnico aveva chiaramente detto di non avere nelle sue corde il giorno della presentazione, accartocciandosi sempre sul solito problema: partire bene e volere i punti subito sono due pensieri che spesso non vanno d’accordo, soprattutto quando il budget stanziato è uno degli ultimi delle 60 squadre di Serie C (al netto della finanza creativa).
Il resto è storia recente, cacciati Manzo e Di Battista, il presidente Pighi sembra abbia promesso l’arrivo di tre giocatori “over” ma la domanda è: dove stanno in una squadra che ha la necessità economica di dover schierare sempre 5 giovani? Si cambia il progetto? Come si fanno 6 rescissioni? Mettendo all’angolo i giocatori dicendo che se non accettano faranno il male del Piacenza? Le colpe sono decisamente molto più ampie di quelle imputabili a Manzo e Di Battista.

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