Piacenza - Edoardo Masciangelo: «Siamo un'ottima squadra e vogliamo dimostrarlo»
Il giovane difensore parla del momento delicato dei biancorossi. «Qui ho trovato ragazzi che hanno fatto categorie superiori e dico che la rosa allestita è notevole, questa piazza, per la sua storia, merita categorie superiori. E’ sprecata in serie C»
E’ sicuro che questo 3-5-2 sia il modulo giusto per voi?
«Il 3-5-2 è il modulo giusto per noi, ma lo può essere anche un altro. Non è questione di moduli, in questa squadra ci sono giocatori di livello altissimo, ragazzi disponibili e dotati di qualità».
Lei è stato impiegato come terzino sinistro, ma potrebbe fare anche altri ruoli di fascia?
«Fare il quinto a sinistra del 3-5-2 mi piace molto, ma potrei fare anche il terzino, la mezzala o l’esterno alto. Quando ero nelle giovanili della Roma e poi in quelle della Fiorentina mi è capitato di fare tutti i ruoli di fascia. Da parte mia c’è la massima disponibilità».
Domenica affrontate l’Olbia, che squadra è?
«L’ho affrontata l’anno scorso con l’Arezzo, è una compagine molto tecnica e con giocatori di qualità come Ragatzu e Piredda. Se trovano la giocata giusta fanno la partitona, noi dobbiamo imporci subito con aggressività per poi giocarcela. Hanno fatto due vittorie su due e saranno con il morale a mille, sono felice che questa partita ci sia adesso».
Non la preoccupa?
«Mi preoccupa, ma dalla preoccupazione nasce sempre uno stimolo per fare meglio. Sarà un test importantissimo per noi».
L’anno scorso militava nell’Arezzo: questo Piacenza è all’altezza di quella squadra?
«Assolutamente sì, sono due squadre tecnicamente di grande spessore, tra le maggiori della serie C. Qui ho trovato ragazzi che hanno fatto categorie superiori e dico che la rosa allestita è notevole. Sono andato via da squadra importante e ne ho trovata una anche più importante come il Piacenza. Questa piazza, per la sua storia, merita categorie superiori. E’ sprecata in serie C».
I tifosi però sono in pena per questo Piacenza.
«Bisogna fare i complimenti alla tifoseria. Sono solo agli inizi della mia carriera, ma non mi era mai capitato di giocare in una piazza con così tanti tifosi. La loro non la chiamerei preoccupazione, ma attaccamento alla maglia. Lo avvertiamo sempre. Da parte nostro posso solo dire che ci metteremo sempre il cento per cento. Vogliamo farli divertire».