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Piacenza - Edoardo Masciangelo: «Siamo un'ottima squadra e vogliamo dimostrarlo»

Il giovane difensore parla del momento delicato dei biancorossi. «Qui ho trovato ragazzi che hanno fatto categorie superiori e dico che la rosa allestita è notevole, questa piazza, per la sua storia, merita categorie superiori. E’ sprecata in serie C»

Di mestiere fa il terzino, il suo nome è Edoardo Masciangelo. Ha 21 anni compiuti a luglio e nella passata stagione, prima dell’approdo al Piacenza, ha giocato una stagione positiva all’Arezzo nel suo primo anno fra i professionisti. Il curriculum parla chiaro: prima le giovanili della Roma, poi la Fiorentina. E si sa che frequentare certi vivai non è cosa da poco, specie se l’ambizione è quella di diventare un buon calciatore. Ora l’esperienza in Pianura Padana, con la maglia biancorossa, deve essere quella del salto di qualità per il difensore romano. L’inizio dei lupi non è stato dei migliori, tuttavia Masciangelo sprizza entusiasmo e a sportpiacenza.it parla con voce squillante della sua nuova avventura: «La società ha lavorato molto bene, questa è un’ottima squadra e vogliamo dimostrarlo».

Masciangelo, dopo quest’inizio di campionato è ancora convinto di aver scelto Piacenza?
«Sono ancora più contento e fiero di vestire questa maglia. Nel calcio ci può stare di perdere due partite. Per me essere qui è un onore, appena è arrivata la chiamata non ho esitato: Piacenza è una piazza storica con tifosi pieni di entusiasmo».

Che cosa è successo contro Monza e Cuneo?
«Ci eravamo preparati per fare tre punti, ma non è facile affrontare due neopromosse. A Monza volevamo partire subito forte, ma ci siamo scontrati contro una realtà piena di entusiasmo. Contro il Cuneo ci è mancata la lucidità e la cattiveria giusta, pur giocando bene. Con un pizzico di fortuna avremmo potuto portare a casa il risultato».

Si parla molto di un centrocampo tecnico, ma troppo lento. Secondo lei è così?
«Quando analizzi partite perse sembra tutto sbagliato. Basta una gara positiva o negativa di un reparto a cambiare le valutazioni. Quello che posso dire è che stiamo lavorando per essere più compatti. Non c’è nessun reparto particolarmente sottotono, siamo solo una squadra nuova che ancora deve trovare l’amalgama. L’obiettivo è fare ancora le prestazioni della Coppa Italia».

Cosa vi ha detto il mister dopo le due sconfitte?
«Il mister è un lavoratore nato, ci ha spronati. Ci ha detto che bisogna essere cattivi e non mollare, che queste due sconfitte devono servire da stimolo. Ha poi aggiunto che dobbiamo lavorare anche sui particolari, perché sono quelli che fanno la differenza».

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