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Sabato, 20 Aprile 2024
Piacenza Calcio

Piacenza - Ecco Manuel Scalise: «Sono qui perché ho fame di arrivare. Proseguiamo nel solco tracciato»

Mattinata di presentazione in casa biancorosso. Il nuovo tecnico: «Ci saranno momenti in cui dovremo soffrire, ma vogliamo imporre il nostro gioco perché solo così arrivano i risultati. Qui ho trovato un angolo di paradiso. Richieste? Nessuna, solo giocatori che hanno la cultura del lavoro». Raicevic ai saluti

E’ il giorno di Manuel Scalise. Il nuovo tecnico è stato ufficialmente presentato nella pancia dello stadio Garilli dal direttore generale e sportivo Marco Scianò, accompagnato dal presidente Roberto Pighi.
Volto disteso, idee chiare e una gran voglia di giocarsi la propria occasione: così arriva l’allenatore chiamato a sostituire Scazzola. «Vincere e convincere» è il credo di Scalise che, alle spalle, ha un curriculum tutto da costruire sulla panchina (un paio di stagioni alle giovanili del Cosenza, poi Eccellenza con Borgo San Donnino e Club Milano, quest’anno la Serie D con la Caronnese) ma ha ottime referenze.
Ne parlano tutti molto bene, misurarsi con la piazza di Piacenza però non sarà facile perché qui i risultati hanno, fin da subito, un peso specifico enorme. Manuel Scalise è una scommessa di Scianò, ma non va paragonata a quella fatta due anni fa con Manzo (che a sceglierlo fu Di Battista) perché a quel tempo la squadra intera era una scommessa - per molti aspetti persa e per pochi altri vinta - mentre quest’anno Scalise ha la fortuna di partire con un motore già rodato e giocatori d’esperienza. Si va verso un mercato cesellato attorno ad alcuni ruoli: giovani, regista, esterno sinistro e forse un attaccante. Per il resto si proverà a tenere i pezzi pregiati che hanno più mercato: Nava, Corbari e Dubickas. Dalla conferenza stampa emerge, invece, l’addio a Raicevic.

Insieme al nuovo timoniere - contratto fino a giugno 2023 con opzione per il rinnovo fino al 2024 - cambia anche lo staff tecnico: Giacomo Curioni (ex Virtus Ciserano e Pontisola) sarà l’allenatore in seconda e match analyst, Sasà Bruno collaboratore tecnico e Augusto Rasori (ex Seregno e Club Milano) preparatore dei portieri, mentre Callini e Lischetti sono i preparatori con Roberto Labò (Centro Health) è il responsabile del progetto medico.

IL PRIMO IMPATTO

«Sono abituato a mettere la squadra davanti a tutto - esordisce Scalise - quindi fatemi ringraziare i giocatori che ho avuto nelle passate esperienze perché, se sono qui a Piacenza a giocarmi questa occasione, il merito è loro che hanno applicato in campo il lavoro che proponevo lungo la settimana». Introduzione doverosa, come lo sono i ringraziamenti al «presidente Pighi e al direttore Scianò che hanno scommesso su di me».
«Arrivo a Piacenza con grandissima serenità - spiega - e con la mia filosofia, che è poi è quella di cercare di imporre il proprio gioco. Dopodiché so benissimo che qui contano i risultati e in Serie C spesso saremo chiamati a soffrire e a difenderli con tutto quello che abbiamo, però credo che il Piacenza mi abbia scelto perché ho fame. Sono partito dal basso, dai Dilettanti, penso sia una gavetta importante, formativa, e ho ben presente il blasone della piazza che sono chiamato a guidare».
Rotto il ghiaccio, Scalise molla un po’ di tensione e si apre. «La mia cultura è quella del lavoro, i miei giocatori devono uscire dal campo con i crampi perché così vuol dire che hanno dato tutto. Del Piacenza mi ha convinto il progetto prospettatomi dalla dirigenza, il primo anno buttiamo le basi e nei successivi, se le cose andranno bene, proveremo a crescere. Voglio fermarmi a lungo perché posso già dirvi che qui ho trovato un piccolo angolo di paradiso».

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