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Piacenza - Ecco i pagelloni di fine anno dei biancorossi

Su tutti spiccano Matteassi, Saber, Di Cecco e bomber Marzeglia. Questo dicono i nostri pagelloni dei biancorossi per l’anno solare che sta andando a concludersi. Anche se è davvero fin troppo facile esprimersi su una squadra, il Piacenza, che ha...

Su tutti spiccano Matteassi, Saber, Di Cecco e bomber Marzeglia. Questo dicono i nostri pagelloni dei biancorossi per l’anno solare che sta andando a concludersi. Anche se è davvero fin troppo facile esprimersi su una squadra, il Piacenza, che ha saputo mettere in fila numeri da copogiro: 50 punti conquistati, miglior attacco del girone, miglior difesa, media di 2,6 punti a partita, 10 vittorie su 10 in casa. Insomma, tutta l’orchestra biancorossa ha suonato una sinfonia perfetta, guidata da un tecnico, Arnaldo Franzini, che ha finora rappresentato molto più di un semplice allenatore. Noi di Sportpiacenza, con queste pagelle, abbiamo valutato con più attenzione i biancorossi che sono rimasti in rosa dopo il mercato invernale, e quelli che hanno avuto un minutaggio tale da poter essere giudicabili.

Boccanera 7,5: giunto in estate a Piacenza dopo un lungo corteggiamento, il portiere, fin da subito considerato under unicamente sulla carta d’identità, ha impressionato tutti con una serie di parate che rendono perfetta una difesa che già di per sé concede poco. Se tra i pali è un vero mostro, le uniche sbavature si verificano nelle uscite, sulle quali qualche volta ha rischiato, forse per un eccesso di sicurezza, di compromettere ottime prestazioni.

Contini 7: durante il mercato non sembrava essere destinato a ricoprire un ruolo da titolare nello scacchiere di Franzini. Per settimane si sono inseguiti i vari Testoni, Bortot o altri, quando in realtà già in casa si possedeva un giocatore dalle caratteristiche giuste. Il giovane difensore ha così coniugato l’opportunità concessagli con la propria bravura, risultando poi essere la vera rivelazione del girone d’andata.

Ruffini 7: il dualismo con Sentinelli, che spesso li vede alternarsi tra panchina e undici titolare, è stato uno dei punti di forza di questo Piacenza. Ha saputo attendere quando inizialmente il campo lo vedeva poco, poi ha dimostrato il suo grande valore di difensore con il vizio del gol segnando reti anche molto pesanti (vedi gol-partita col Lecco).

Sentinelli 7: esperienza, classe, propensione sbalorditiva al gol per un difensore (3 le reti segnate). Lui e Ruffini si alternano al fianco di Silva, essendo giocatori con sfumature diverse ma dalle caratteristiche piuttosto simili. Gli si toglie mezzo punto per l’episodio di Seregno dove, a prescindere dalla fiscalità della decisione arbitrale, lui è incredibilmente ingenuo nel farsi espellere.

Silva 7,5: è il ministro della difesa del Governo Franzini. I numeri dicono che per il tecnico piacentino è insostituibile, le prestazioni confortano di gran lunga le scelte del mister. Dotato di piedi buoni, eredità di un’infanzia calcistica da centrocampista, in difesa fa sempre il suo, magari lo si vede poco, ma è sempre fondamentale nei momenti decisivi.

Di Cecco 8: che fosse buono lo si sapeva, altrimenti il ds Cerri non lo avrebbe inseguito per mesi rinunciando a considerare alternative. Il dirigente biancorosso ha fatto benissimo a credere in lui: è stata la sorpresa più bella. E’ un terzino - anche se in passato, al Bologna, è stato esterno d’attacco - dotato di corsa, tecnica e personalità da vendere che spesso mandano in tilt chiunque abbia la sfortuna di trovarsi sul suo stesso binario.

Cazzamalli 7,5: merita di stare tra i migliori per tante ragioni, ma ce n’è una in particolare: non era titolare, è stato zitto, ha lavorato e ora, dopo aver sfruttato l’occasione propizia, è diventato insostituibile. E’ un giocatore importante non solo nel suo ruolo naturale, la mezzala, ma anche come regista di fronte alla difesa e all’occorrenza come difensore centrale.

Porcino 7,5: uno stantuffo inesauribile a metacampo. E' forse il centrocampista più completo in rosa: un po' di tecnica, un po' di quantità, agonismo da vendere. E' l'uomo ovunque del centrocampo piacentino.

Taugourdeau 7: ha faticato inizialmente a trovare la quadra in una categoria meno nobile rispetto a quella che si era abituato a frequentare. Poi la classe è venuta fuori, con lui che è un metronomo perfetto di un marchingegno micidiale. Peccato solo che abbia dovuto stare fermo un mese per curarsi l’infiammazione al ginocchio.

Minincleri 6,5: è forse quello che, in rapporto alle sue qualità, è riuscito ad esprimere meno il suo potenziale. L’infortunio alla costola di inizio stagione lo ha condizionato non poco, poi ha faticato a entrare in condizione. Nonostante questo, ha confezionato un numero indefinibile di assist, anche decisivi, con un piede che non ha nulla a che vedere con la categoria.

Saber 8: il voto, indubbiamente altissimo, è il giusto premio per la generosità messa in campo. Generoso, ma anche portatore di una sana follia che gli ha permesso di segnare un gol assurdo contro il Mapellobonate, roba da Tu Si Que Vales, che probabilmente in molti saranno andati a rivedere su Youtube.

Stefano Franchi 7: nelle prime dieci partite sembra indemoniato ed è stata la vera marcia in più di questa squadra. Poi ha accusato un calo, dal quale è uscito con un finale di anno solare in crescendo. E’ giustamente nel club degli intoccabili di Franzini.

Marzeglia 8: è stato accolto quasi con delusione quando è arrivato in estate, la piazza si aspettava un nome diverso. Ora non c’è nessuno che cambierebbe il gigante milanese con qualsiasi altro centravanti del girone. Non solo per i tredici gol messi a segno, ma anche per le tante sponde sulle quali i compagni d’attacco e del centrocampo si avventano prontamente.

Galuppini 6,5: utilizzato poco da Franzini, ma spesso elogiato per l’impegno. Ha avuto la sfortuna di trovarsi di fronte dei marziani nelle gerarchie di squadra, ma lui ha dimostrato, quando è stato chiamato in causa, di meritarsi un posto nel Piacenza dei record.

Matteassi 8: capitano, leader, faro illuminante nelle difficoltà. Ormai mancano gli aggettivi per descrivere un giocatore che all’alba dei 37 anni sembra avere ancora la fame di un ragazzino. Poco altro da aggiungere poi su qualità tecniche immense, palesate con eurogol e assist incredibili che sono valsi al Piacenza tanti punti in classifica.

All. Franzini 8: lui questa squadra se l’è scolpita dal primo giorno di ritiro. L’ha allenata a sua immagine e somiglianza, ha chiesto e ottenuto i giocatori giusti, ai quali la società ha saputo aggiungerne altri rivelatisi poi perfetti per la filosofia Franziniana. Se la squadra è così forte, molto lo si deve a chi tiene in mano il timone.

GLI ALTRI - Battistotti s.v., Mira s.v., Luca Franchi 5,5, Cabrini s.v. , Sanashvili s.v., Nosa s.v. , Gherardi s.v., Colombini s.v., Cigognini s.v., Minasola s.v. , Pezzi s.v.

Marcello Astorri

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