Piacenza - Ecco Cristiano Scazzola. «C'è poco tempo, abbiamo 18 finali e dobbiamo badare al sodo»
Il primo regalo al tecnico è il regista bosniaco Cazim Sulijc. «L'umore della squadra chiaramente non è al massimo, davanti abbiamo dieci giorni con tre partite e dobbiamo iniziare a fare punti. In C non basta "giocare"». Avanti col 3-5-2
Richieste? «Sinceramente non ne ho fatte perché non ce n’è stato nemmeno il tempo, inoltre io conosco la squadra per averla vista in televisione durante l’anno, ma la società è molto più sul pezzo di me nel sapere cosa serve e cosa non serve. Certamente mi farò la mia idea nei prossimi giorni, sicuramente non posso farmela dopo un solo allenamento».
E infine sulla missione a cui è chiamato, la salvezza. «L’avevo ottenuta a Cuneo, arrivammo settimi, retrocedemmo in virtù del -25 in classifica. Questo Piacenza è una squadra che corre e propone gioco, ma non confondiamo il giocare a calcio con il solo gioco, nel pallone servono anche altre qualità, soprattutto in C. La Lega Pro è una categoria in cui serve tanto agonismo, fisicità, intensità, spesso si va su campi bruttissimi e bisogna saper badare al sodo. Il modulo non sarà importante, è piuttosto importante come lo interpretiamo. Senz’altro in queste prime tre partite non stravolgerò più di tanto la squadra, anche perché a me piace la difesa a tre, non avrebbe senso proporre troppe cose nuove nell’arco di pochissimi allenamenti».