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Giovedì, 18 Aprile 2024
Piacenza Calcio

Piacenza - Dominio assoluto in campionato

Il Piacenza è il vero schiacciasassi del campionato di Serie D – Girone B. Dopo aver trionfato nell'ultima partita del 2015, rifilando un perentorio 4-0 alla malcapitata Virtus Bergamo, la formazione piacentina è saldamente al comando della...

Il Piacenza è il vero schiacciasassi del campionato di Serie D – Girone B. Dopo aver trionfato nell'ultima partita del 2015, rifilando un perentorio 4-0 alla malcapitata Virtus Bergamo, la formazione piacentina è saldamente al comando della classifica con 50 punti totalizzati fino a questo momento e un più che rassicurante vantaggio di ben tredici punti sulla sua diretta inseguitrice, ovvero il Lecco.
Ormai tutti sono concordi nel ritenere che, a meno di clamorosi colpi di scena, il Piacenza guadagnerà la promozione con merito e con molte giornate di anticipo. Perfino i bookmaker più prestigiosi non hanno dubbi e le quote sulla vittoria finale del campionato parlano chiaro. Ad esempio su William Hill trovi le migliori quote su tutti i campionati di calcio, inclusi i campionati esteri e quelli minori, e anche qui non c'è alcun dubbio sul fatto che il Piacenza si guadagnerà la promozione verso la Lega Pro. È vero che il calcio ci ha riservato tanti colpi di scena nella sua storia, ma sembra veramente impossibile che una squadra ben rodata come questa possa trasformarsi in una formazione sgangherata in grado di dilapidare un vantaggio abissale.

Mentre i bookmaker pubblicano le loro quote, in città i tifosi iniziano a sognare ricordandosi il fasti, non troppo lontani nel tempo, del mitico Piacenza che fu in grado di militare per ben 8 stagioni in serie A, sfidando campioni del calibro di Roberto Baggio, Alessandro del Piero o Giuseppe Signori. Le analogie sono molte. Anche quella mitica squadra iniziò la sua marcia trionfale partendo dalla serie C, che oggi è la Lega Pro, nella quale potrebbe militare il Piacenza l'anno prossimo. Sicuramente tutti ricordano il mitico Gigi Cagni, che sedeva sulla panchina e condusse la squadra fino alla massima serie con un gioco pragmatico, ma non privo di spettacolarità.

Da quel Piacenza poi transitarono campioni che magari non sono mai riusciti a raggiungere le cosiddette big, ma che per una provinciale erano in grado di fare la differenza e i punti necessari alla salvezza. Una delle caratteristiche che resero unica quella squadra fu la scelta autarchica di tesserare solo giocatori italiani. Erano i tempi della sentenza Bosman che di fatto liberalizzava il numero di calciatori europei tesserabili da un club, ma il presidente Garilli rimase fermo nei suoi propositi e puntò sul vivaio e su giocatori magari considerati un po' attempati dai top club, ma che con la loro esperienza erano in grado di fare ancora la differenza.
Basti pensare che hanno vestito la maglia del Piacenza fior di attaccanti come i fratelli Inzaghi, Gilardino, il mitico Pasquale Luiso, detto "il toro di Sora", e naturalmente Dario Hubner. Ma non furono solo attaccanti i grandi nomi che hanno vestito la maglia del Piacenza; come non ricordare ad esempio anche un grandissimo portiere come Massimo Taibi, o una vera e propria leggenda tra i difensori come Pietro Vierchowod, detto lo Zar per le sue origini russe da parte di padre.

La scomparsa prematura nel 1996 del presidente Leonardo Garilli lascerà un segno indelebile. La squadra riuscirà ancora con Gigi Cagni prima, e poi con Novellino in panchina e riaffacciarsi alla serie A. Ma dagli anni 2000 in poi la squadra non riuscirà più a ripetere quelle stagioni miracolose e finirà per dichiarare il fallimento nel 2012. Ora i tempi bui sembrano essere passati e tutto lascia ben sperare per un ritorno nel calcio importante di una realtà come quella di Piacenza, con la sua storia e la sua tradizione che meritano sicuramente una posizione nel pantheon del calcio nazionale migliore di quella attuale.

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