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Piacenza Calcio

Piacenza: difesa da incubo, biancorossi sempre più ultimi. Il Renate sbanca 2-3 il Garilli

La coppia centrale Cosenza-Masetti travolta dai lombardi, il centrocampo inesistente. Davanti ci si aggrappa alle singole giocate di Morra e Cesarini, ma la situazione diventa sempre più difficile con 21 gol subiti in 9 gare. Domenica a Trento ultima chiamata per raddrizzare la stagione

banner_web_healtSempre più giù. Il Piacenza incassa la sesta sconfitta in campionato su nove gare, rimane ancorato all’ultimo posto in classifica, conferma tutte le sue debolezze in difesa e deve anche mordersi le mani perché in fondo, contro il Renate, avrebbe meritato di più. I biancorossi sono andati sotto, l’hanno ripresa, poi ancora sotto e di nuovo riaperta (con due gol annullati, le decisioni però appaiono corrette) ma c’è un problema che emerge sopra a tutti: la difesa. La squadra di Scazzola perde a causa di un paio di dormite e di marcature che gridano vendetta, non a caso il Piacenza è una squadra che ha subito 21 reti in 9 gare, con questi numeri si retrocede, c’è poco da argomentare. La difesa è un incubo, il centrocampo (certificata la bocciatura da Nelli che parte dalla panchina) non fa alcun tipo di filtro e non appoggia la manovra, il tutto è lasciato alle giocate singole tra Cesarini e Morra, con Munari che predica nel deserto e Gonzi che ovviamente non ha ancora il ritmo gara. Da capire che tipo di lavoro sia stato svolto in estate in ritiro, perché da due mesi sul campo non si vede nulla.
La classifica è impietosa, se i biancorossi non trovano una vittoria a Trento (alla 10a) saranno condannati a lottare per evitare la retrocessione diretta e sperare (almeno) nella corsa playout.

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