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Piacenza - Dieci anni fa l'inizio della fine con la cessione all'Italiana Srl che portò al fallimento

Era la sera del 27 ottobre 2011 quando Garilli definì il passaggio del club nelle mani della fantomatica cordata allestita da Gallo e soci. Nel pomeriggio seguente le firme dal notaio. Ripercorriamo quella giornata ripubblicando il racconto del nostro inviato

28 ottobre, ci siamo.

E’ il giorno della firma. Gli scettici sono ancora molto numerosi, tuttavia la conferma data la sera precedente da Riccardi non lascia spazio a dubbi. Intorno alle 14.30 si raduna un capannello di giornalisti davanti all’ingresso dello studio del notaio Ugolotti, in via Garibaldi, in attesa di capire come si sarebbe sviluppata la situazione.
Il presidente Fabrizio Garilli e l’amministratore delegato Maurizio Riccardi, accompagnati dall’avvocato Claudio Borgoni, si presentano all’appuntamento arrivando da Corso Vittorio Emanuele, cosicché possono utilizzare l’ingresso secondario e non incrociare i cronisti.
Il loro piano non funziona e, appena prima di varcare il portone dello studio, vengono notati da un cameramen che avvisa i giornalisti dell’arrivo dei vertici societari. Quella è la conferma che la cessione sarebbe avvenuta, si tratta solo di aspettare, nemmeno tanto a dir la verità perché, dopo un’ora e mezza, lo stesso Luigi Gallo scende in strada per fumare una sigaretta. “State calmi, tra poco chiuderemo l’affare” dice.

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Dopo mezz’ora escono tutte le persone coinvolte. I primi a presentarsi festanti nel mezzo di via Garibaldi, sono Luigi Gallo e il commercialista Vincenzo Merlo che, tecnicamente, avrebbe dovuto assumere la presidenza onoraria della società.
Poco dopo si presenta l’avvocato Gianfranceschi. Attraverso un comunicato stampa, quest’ultimo dichiara ufficializzato il passaggio delle quote azionarie da Fabrizio Garilli all’Italiana Srl, la società che si è deciso di utilizzare per mettersi in pancia le azioni del Piacenza Calcio.
Quelli che ormai sono gli ex vertici del club, invece, se ne vanno a passo svelto senza rilasciare alcun commento. Fonti vicine a Garilli parlano di un presidente “schifato” dall’intera vicenda.
Gallo al contrario si dirige immediatamente a esultare in sede, dove chiede al personale dell’ufficio una bottiglia da stappare per festeggiare e in tarda serata arriva il primo problema ufficiale.
Radiosound, infatti, rivela in anteprima che in realtà Fabrizio Garilli ha ceduto tutte le quote del Piacenza Calcio all’Italiana Srl, ma per compensare evidentemente alcuni mancati accordi economici, a sua volta la società acquirente cede il 25 per cento delle sue azioni a Fabrizio Garilli. Siccome, però, dentro all’Italiana Srl c’è solo il Piacenza è ovvio che l’ex presidente di fatto ha ancora in mano un quarto del club.
La sera del 28 ottobre Gallo nega assolutamente, dichiarando che è stata presa tutta la società. Tecnicamente è vero, in pratica no. Inoltre rivela i nomi dei componenti della cordata: la Coesi Group di Berardino Capocchiano, la Società Valdostana di Garanzia, la DigitMedia Channel 24, la Almon Holding Srl, Pietro Cruciani con la Crual Farmaceutici e, infine, la Mediatel, ovvero la società di telefonini dello stesso Gallo. Due giorni dopo la nuova cordata fa il suo esordio sulle tribune dello stadio Leonardo Garilli.
Gallo fa il cerimoniere: stringe la mano a tutti e dà pacche sulle spalle. Sembra tutto tranne che un consulente di mercato e gli atteggiamenti sono quelli del capo indiscusso del club con al suo seguito uno stuolo di personaggi nuovi e alcuni già visti.
C’è Vincenzo Merlo, commercialista che spesso ha ricoperto il ruolo di liquidatore di aziende e che ha alle spalle numerose avventure societarie, terminate spesso con dei fallimenti. Tra i tanti incarichi ricoperti spicca quello, appunto, di liquidatore della Salerno Corporation di Sabrina Salerno, la supermaggiorata che negli anni ’80 sfidava la più famosa Samantha Fox. Ultimamente è stato coinvolto e assolto in un processo per bancarotta relativo alla Società Generale di Investimento e Partecipazione.
Poi c’è Fabio Torti, il più distinto ed elegante della compagnia, l’unico che a prima vista non suscita perplessità. Torti è nel consiglio della Sartim (Soluzione Artistiche, Immobiliari e Multimediali) e in passato ha ricoperto ruoli più o meno importanti in società di consulenze finanziarie.
Altro personaggio nuovo è Stefano Ragazzoni, ex procuratore e consulente di mercato di Urbano Cairo nonché ex direttore sportivo di Vogherese, Sestrese, Derthona e ora uomo di fiducia, sul mercato, del Piacenza. E infine lui: Luigi Gallo.
In un articolo del 17 luglio 2005 sul quotidiano La Stampa venivano rivelati i retroscena della famosa fidejussione falsa per cui Gallo era terminato in carcere e per la quale era accusato dall’ex patron del Torino Cimminelli di truffa. Secondo l’articolo, il gip non esitava a definire Luigi Gallo “imprenditore senza scrupoli con il vizio di rilevare società indebitate o sull’orlo del fallimento”. Sempre sul quotidiano La Stampa, pochi mesi dopo, un articolo lo appellava come il “mago delle fidejussioni”.
Sfogliando oggi il suo curriculum si può leggere: Red & Black Sas di Henriquez Monsalve Marcela Maritza & C., società di persone di Genova, impegnata nel settore alberghi e ristoranti, in cui Gallo figura come socio accomandante, ma che risulta inattiva. Si passa alla Eden di Gallo Luigi Sas, sempre di Genova, anch’essa inattiva e in cui Gallo dal 1998 è socio accomandatario. Ecco poi la Ellegi Impresa Costruzioni di Gallo Luigi, una ditta individuale sorta nel 1999; ed è amministratore unico a tempo indeterminato del Gruppo Mediatel Srl costituito nel 2006 per commerciare al dettaglio apparecchiature per le telecomunicazioni e la telefonia. Nel suo passato c’è anche una Spa nel mazzo di aziende che lo vedono amministratore: la Fantalandia Spa, costituita nel 1974 per occuparsi di compravendita di beni immobili effettuata su beni propri. Gallo è il presidente del consiglio di amministrazione dal 1999. Non ha, invece, più incarichi nel Nuovo Sud Soc. Coop a responsabilità limitata, una cooperativa impegnata nella costruzione di edifici a Siracusa, luogo di nascita dello stesso, di cui è stato presidente sino al 1988.

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Le sue attività, scorrendo il curriculum, comprendono inoltre: la Gallo Costruzioni, ditta individuale costituita nel 1990 a Siracusa; come pure nella splendida città siciliana c’era l’Azzurra Costruzioni di Tela Giorgio e C. Snc che risulta inattiva e di cui Gallo, dal 1991, è socio amministratore. Se ci si sposta nel nord Italia si trova, a Torino, la MT Iniziative Srl, un’altra impresa inattiva in cui Gallo è amministratore unico nominato nel 2002. E poi tutti i tentativi, falliti, di improbabili scalate societarie a club calcistici più o meno prestigiosi, dal Torino al San Donà per arrivare al Venezia Calcio 1907 Srl, società inattiva e non iscritta nel 2005 al campionato di serie C, di cui Gallo è stato il presidente del consiglio di amministrazione. Sempre in Veneto, Gallo ha lasciato tracce anche a Padova dove aveva sede la Venice Holding Srl, un’azienda cancellata dal registro delle imprese nel 2010 e della quale è stato amministratore unico dal 2006. Infine, ha ricoperto l’incarico di procuratore della Nice Srl, la società che in estate ha preso la Lucchese, dotato di ampi poteri, dal 22 febbraio 2011 al 15 aprile 2011.

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