rotate-mobile
Piacenza Calcio

Piacenza - Da Salsomaggiore al "caso Cacia": i 7 anni della presidenza di Marco Gatti

Il primo giorno a inizio luglio, nel 2012, al campo Calamari durante il Torneo Libertas: «Ripartiamo dall'Eccellenza ma vi porto in C». Un presidente cristallino che ha sfiorato la Serie B per 100 secondi e che paga un conto non suo

Nuova Asx Tagliaferri-4Poco più di 7 anni, per l’esattezza 7 anni e 3 mesi. Tanto è durata la presidenza di Marco Gatti al Piacenza Calcio, percorso che si è interrotto lunedì sera quando ha annunciato di lasciare la carica di numero uno del club al vice Roberto Pighi. Capire i motivi della decisione è complesso e non ci sono certezze ma solo interpretazioni; sicuramente la miccia sono gli eventi del weekend e del “caso Cacia”, sebbene il tutto sia rientrato con la pace tra il fratello Stefano e l’attaccante è evidente che siano rimaste delle scorie velenose.
 
Prima di tutto, però, occorre chiarire un aspetto: la famiglia Gatti detiene ancora il 63% delle quote della società, quelle di Marco sono dimissioni dal ruolo di presidente e non è un disimpegno, la famiglia Gatti ha garantito tutta la stagione attuale dal punto di vista economico e, in fin dei conti, il cuore decisionale rimane ancora il loro almeno fino 30 giugno, cioè il termine dell’annata sportivo dopodiché, dal 1 luglio 2020, si vedrà. Fare ipotesi ora sarebbe tuttavia fuorviante e rischioso.
La notizia sono le dimissioni di Marco Gatti da presidente e i motivi non si spiegano se non entrando nel merito di quanto accaduto con il “caso Cacia”. La vicenda è stata ampiamente sovradimensionata ed esasperata in ogni sua declinazione. Lo schierarsi di tutto il pubblico biancorosso con l’attaccante e contro la decisione di lasciarlo fuori squadra per la gara col Carpi ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nella vicenda.

PIACE0031_m copia-2

La sensazione è che i Gatti abbiano percepito uno “scollamento” col pubblico, aspetto a cui hanno sempre tenuto molto e la conseguenza dei fatti ha portato alle dimissioni di Marco. Non entriamo nel merito di quanto accaduto sabato sera, rimaniamo a quanto abbiamo assistito e scritto: erano pronti striscioni di contesta per la decisione su Cacia che sono stati sequestrati dalla Digos, questo ha scatenato la protesta del tifo che si è radunato sotto la cancellata delle Tribuna. Su Stefano Gatti sono piovuti fischi pesanti, mentre Marco e Roberto Pighi hanno riportato la calma.

Il resto è tutto esasperazione a partire da Cacia, l’attaccante ripete spesso di «avere le spalle larghe» intendendola come “esperienza di vita” e proprio per questo motivo sapeva benissimo le conseguenze che avrebbe innescato presentandosi in sala stampa tirando il grilletto della polemica.
Polemica tra l’altro stucchevole perché verte tutta sulle critiche di Stefano Gatti al giocatore e sul mancato ringraziamento dell’attaccante a Gatti; chi ha «le spalle larghe» dovrebbe saper passare oltre.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piacenza - Da Salsomaggiore al "caso Cacia": i 7 anni della presidenza di Marco Gatti

SportPiacenza è in caricamento