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Franzini: «Un'ottima prova, ma raccogliamo troppo poco». Baldini: «Pari giusto». Pagelle

Il tecnico del Piacenza: «Primo tempo strepitoso, ma anche nella ripresa abbiamo continuato a spingere». Segre: «C'è rammarico perché abbiamo creato tanto»

Arnaldo Franzini preferisce non concentrarsi sulle decisioni arbitrali e parla principalmente della partita, anche se a domanda diretta qualcosa sul direttore di gara deve dirla.

«Sono rammaricato perché stiamo raccogliendo troppo poco rispetto a quello che esprimiamo. I direttori di gara? In questo momento - sorride il tecnico del Piacenza - siamo un po’ sfortunati, io ne ho già parlato al termine dell’ultimo incontro e non voglio ripetermi. Complessivamente con la Carrarese, considerato anche il valore dell’avversario, abbiamo giocato un primo tempo strepitoso in cui dovevamo essere avanti non di una rete ma almeno di due. Questo è il nostro limite oggi. E poi la punizione del gol toscano è stata una clamorosa ed evitabilissima ingenuità nostra. E’ un altro grande rammarico, ma ogni tanto dobbiamo fare i conti con queste amnesie».

Nella ripresa il confronto è stato più equilibrato e la Carrarese si è fatta vedere in avanti dopo una prima frazione passata quasi esclusivamente a difendersi.

«Vero, ma anche nei secondi quarantacinque minuti abbiamo spinto tanto, concedendo qualcosa in più perché era la terza gara in una settimana. Lo era anche per loro, ma da parte nostra siamo scesi in campo quasi sempre con gli stessi giocatori. Nonostante tutto fino all’espulsione abbiamo schiacciato sull’acceleratore, mentre dopo essere rimasti in dieci siamo stati costretti a ritirarci un attimo. Anche nel secondo tempo c’è stato un miracolo del loro portiere, che obiettivamente ha fatto il paio con quello di Fumagalli».

Sembra aver trovato l’identità di squadra.

«Creiamo tantissimo, mettiamo intensità e pressione. Se escludiamo i primi cinque minuti, con la Carrarese che è partita bene, abbiamo giocato un tempo di altissimo livello, quasi sempre nella loro area. Stessa cosa era successa con la Giana, però abbiamo raccolto un punto in due gare. Per una squadra giovane come la nostra rischia di essere un problema, ma dobbiamo continuare su questa strada perché le basi sono ottime».

Avete avuto qualche problema in avanti.

«Zecca come punta centrale è adattato, non è certamente il suo ruolo. Ma siamo stati a lungo nell’area dei toscani. Della Latta? Non è un regista classico ma ha dinamicità e forza; abbiamo trovato maggiore copertura e possiamo permetterci che i centrocampisti si inseriscano per cercare la conclusione decisiva come è successo oggi».

Ma nel secondo tempo cosa è cambiato?

«Abbiamo subito il contraccolpo del pari. Siamo una squadra giovane, che può esaltarsi ma anche pagare qualcosa nelle difficoltà. Comunque sull’1-1 siamo stati ugualmente bravi a tenere botta».

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