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Piacenza - Bottazzi: «Torno nella squadra del cuore»

Inizia la "revolucion" di casa Piacenza e parte dalla base, cioè la nomina ufficiale del direttore sportivo Andrea Bottazzi, colui al quale è affidato il compito di fare i botti di mercato. Due mesi di lavoro intenso fino a metà luglio, quando la...

Inizia la "revolucion" di casa Piacenza e parte dalla base, cioè la nomina ufficiale del direttore sportivo Andrea Bottazzi, colui al quale è affidato il compito di fare i botti di mercato. Due mesi di lavoro intenso fino a metà luglio, quando la squadra si radunerà per iniziare a preparare la prossima stagione in Serie D; ma qui siamo già avanti anni luce perché c'è una rosa da rifondare - come ha sempre detto il presidente Marco Gatti - e un allenatore da scegliere. Il Piacenza sembra però aver assimilato bene alcuni errori «di gioventù» commessi l'anno scorso, la nomina di Bottazzi (di cui si sapeva da tempo) è il primo passo giusto per riportare un uomo di sport dentro al club e a lui, come detto, saranno affidate le chiavi del mercato. «Non ho dormito due notti - sono state le sue prime parole - quando mi ha chiamato Marco Gatti. Sono emozionato perché finalmente torno nella mia squadra del cuore, nella mia città, quella dove tutto è iniziato». Leggi qui l'intervista.

TECNICO - Rivedere William Viali sulla panchina biancorossa appare come un miraggio. E' vero che il tecnico è stato costretto prima a lasciare dopo sole nove giornate (alla prima sconfitta) e poi a ritornare con una rosa costruita sul suo successore Venturato. E' vero che ha chiuso la regular season al secondo posto con l'Olginatese, declassato in terza piazza per una mera questione di differenza reti (3), ma il finale di stagione con l'uscita dai playoff al primo turno contro il Seregno ha riproposto tutti i problemi di «fiducia» sorti lo scorso autunno. Semplicemente il rapporto tra i dirigenti e il tecnico è arrivato al capolinea e quindi si necessita di un cambiamento. Sfumato il ritorno di Francesco Monaco, si allontana sempre di più anche il nome di Sassarini mentre quello di Ciulli non è mai stato in cima alla lista. Al momento i due più gettonati sono Braghin e De Paola, tuttavia fonti interne alla società parlano di un terzo nome che sembra abbia scavalcato tutti quanti nella corsa alla panchina, e sul quale c'è il massimo riserbo. Il famoso "terzo incomodo" di cui avevamo parlato la scorsa settimana.

10 GIORNI - Lo conferma lo stesso Bottazzi che in conferenza stampa non si sbottona più di tanto. «Nomi assolutamente non facciamo perché ci sono molte situazioni da valutare. Posso dire che ho una grande stima di William Viali, è un ottimo tecnico tanto che lo volevo al Castiglione. Tuttavia ho dei dubbi su quello che può dare dopo due anni passati qui». Tradotto: il feeling con la società è ai minimi storici dopo la sconfitta nei playoff e quindi non gli sarà riproposto il rinnovo. Logica deduzione alla seconda affermazione di Bottazzi: «Spero di nominare l'allenatore entro una settimana, al massimo dieci giorni».

MERCATO - E se la scelta del tecnico non sarà semplice, ancora più difficile sarà la ricostruzione di una rosa che non potrà più sbagliare nella prossima stagione. La piazza esige il ritorno in Lega Pro, il presidente Gatti lo sa benissimo, e per questo motivo c'è la volontà di allestire una squadra di altissimo livello considerando sempre la regola dei giovani. Nella formazione titolare, infatti, la Lega obbliga a schierare un classe '94, due '95 e un '96. Bottazzi inizierà subito sfoltendo la rosa attuale; dovrebbero rimanere in biancorosso il portiere Ferrari ('94, riscattato dal Parma nell'ambito dell'affare Zecca), il difensore Tognassi e l'esterno Sanashvili ('96), i centrocampisti Volpe e Bovi, in attacco confermati Marrazzo e Alessandro Minasola ('96). Il resto è tutto in divenire come le situazioni di Tacchinardi, Fumasoli e Milani mentre il parco giovani sarà completamente rinnovato.

BASE - «I presidenti Marco e Stefano Gatti - prosegue Bottazzi - mi hanno chiesto di ripartire da zero tenendo però conto dell'esperienza passata. Alla fine il Piacenza ha chiuso terzo, e mi sembra un ottimo risultato per una neopromossa in Serie D. Certo, sono consapevole che non può bastare un terzo posto in una piazza così, ma nemmeno io ho la bacchetta magica. L'indentikit? Abbiamo bisogno di giocatori con personalità, cuore e disposti al sacrificio».

LE PRIME MOSSE - Sul fronte "over" c'è tantissima carne al fuoco ma niente è stato concretizzato. Si è fatto un tentativo per Luppi, sogno destinato a sfumare perché il miglior giocatore della Serie D andrà al Carpi o al Modena. In difesa piace Scietti della Pergolettese, a centrocampo le attenzioni sono su Lazzaro (Inveruno) o Magrin (Seregno) con al fianco un granatiere tutto corsa e polmoni. In attacco è stato preso Girometta, possibile che arrivi Spampatti a far coppia insieme a Marrazzo e un paio di giocatori se li porterà dietro proprio il nuovo direttore sportivo dal Castiglione Sterilgarda. Insomma i nomi non mancano, a Bottazzi il compito di trasformare il mercato in una splendida tela d'autore.

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