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Piacenza Calcio

Piacenza beffato a tempo scaduto dal Caravaggio (2-2)

C'è da dire che nella stagione del Piacenza ci sta piovendo dentro un po' di tutto, a partire dalla sfortuna che sembra marchiare a fuoco la squadra di William Viali. Contro il Caravaggio termina 2 a 2, e se da un lato è vero che ci si aspettava...

C'è da dire che nella stagione del Piacenza ci sta piovendo dentro un po' di tutto, a partire dalla sfortuna che sembra marchiare a fuoco la squadra di William Viali. Contro il Caravaggio termina 2 a 2, e se da un lato è vero che ci si aspettava molto di più, almeno sul piano agonistico, è altrettanto corretto dire che il Piacenza, nonostante lo svantaggio, era riuscito a raddrizzare una partita giocata male e finita peggio. Al 90' il rigore di Marrazzo solleva gli animi - ma non i fischi, che l'attaccante si prende quando va ad esultare sotto i tifosi - e quando il pomeriggio sembra finire bene ecco che Sonzogni (con la complicità di Ferrari) trova il tiro della domenica e al 94' infila il pareggio che scatena la bufera del post partita. Pochi minuti dopo il fischio finale una delegazione di tifosi entra per cercare un colloquio con i giocatori (confronto peraltro già avuto in settimana) ma nel giro di pochi istanti tutti i tifosi si riversano in massa nella zona della Tribuna. Da qui in poi scene che francamente si potrebbero evitare. Alcuni tifosi entrano negli spogliatoio, escono con il cestone delle magliette e al grido «questa non la mettete più» le divise biancorosse vengono gettate in aria neanche fossimo al Colosseo quando si distribuiva "panem" al pubblico. Può essere riassunto così l'ennesimo pomeriggio che ha tirato i nervi di una tifoseria che si aspettava molto di più, di una società che è intervenuta in tutti i modi possibili sul mercato, ma che alla fine non è riuscita a raddrizzare una stagione nata sotto una cattiva stella. Le colpe? Puntare il dito è un gioco rischioso. Sicuramente il pedigree dei giocatori impone ben altri risultati che un misero ottavo posto a febbraio e tutta la gestione dei momenti più critici è stata zoppicante. Mettiamoci dentro anche le mastodontiche attese di stampa e tifoseria ma sicuramente, quel che è certo, è che in questo momento il Piacenza è una squadra che fatica a costruire, non ha ritmo, scivola costantemente sui dettagli ed è in balia di eventi che non è più in grado di controllare. La potenza c'è, ma non si è in grado di trasformarla in atto.

NOIA - Viali deve fare i conti con l'assenza di Benedetti e dà il via libera a Minasola a sinistra, coppia centrale Pignat e Tacchinardi con Volpe largo a destra. Difesa a quattro con Rossi e Sgariboldi sugli esterni e l'inedita coppia centrale Tognassi-Fumasoli. Davanti il tandem Marrazzo-De Vecchis. Una scelta dinamica quella del tecnico lombardo che chiede a Sgariboldi l'extralavoro di giocare sulle due fasi, in difesa e a centrocampo. I primi 25' sono di noia assoluta, sul taccuino si contano un corner - mal sfruttato - per il Piacenza, una punizione di Sonzogni che s'infrange contro la barriera e un filtrante di Minasola che Marrazzo non aggancia in area. E' tutto qui fino al 26' quando il Caravaggio confeziona la prima vera occasione: Del Carro si beve Tognassi sulla destra, palla a centro area dove Sonzogni calcia a botta sicura chiamando Ferrari a un vero e proprio miracolo.

MOLLI - Fin qui la cronaca di quello che potrebbe un primo tempo tranquillo, ma il Piacenza che aveva bisogno di robuste certezze delude nella prima frazione di gioco. Un solo tiro di Marrazzo da trentacinque metri su punizione, un paio di corner, e tanta imprecisione nelle aperture, negli appoggi e negli anticipi. Tra il 25' e il 40' è il Caravaggio a fare la partita e sfiora il vantaggio una secondo volta con Angioletti, che in area piccola non aggancia un suggerimento molto pericoloso. La reazione del Piacenza, di pancia come sempre, si sintetizza nel tiro di Tognassi (45') da distanza siderale che termina ovviamente la sua corsa sulla pista d'atletica. Si chiude qui un primo tempo in cui gli emiliani non hanno sviluppato quasi nulla e le azioni più pericolose sono passate dai piedi del Caravaggio.

SCOSSA - Viali prova a dare la scossa e la ripresa inizia con Amodeo in campo al posto di De Vecchis. Come da copione il Piacenza nel secondo tempo prova a dare qualche segnale di risveglio: cross di Volpe e nessuno dei tre attaccanti si fa trovare pronto a centro area. Intanto Tognassi deve lasciare il campo, dentro Emiliano e al 62' finalmente il Piacenza ha la prima vera occasione della partita: sugli sviluppi di un corner la palla arriva sulla testa di Marrazzo, che da due passi a porta sguarnita riesce a sparare incredibilmente alto. E' il momento di alzare i giri del motore, di sfoderare la grinta che Viali chiede ormai da tre turni, ma questo Piacenza non è più una squadra e con un'azione fortunosa trova il pareggio con Marrazzo poco dopo, è bravo a deviare in porta la palla che vale l'1 a 1. A questo punto, sotto i fischi dello stadio nonostante il pareggio, il Piacenza ha la palla del vantaggio ma Amodeo si divora di testa un cross da destra di Marrazzo che è solo un cioccolatino da scartare.

BEFFA - E alla fine, quando all'orizzonte si manifesta un'altra settimana di polemiche per una prestazione comunque insufficiente, Marrazzo prova a togliere le castagne dal fuoco prendendosi e trasformando un calcio di rigore proprio al 90'. Si direbbe finita, con fatica (troppa) e all'ultimo secondo il Piacenza si prende tre punti e invece, come se fosse un tunnel infinito, i biancorossi ci ricascano ancora. Sonzogni, in pieno recupero, lascia partire un tiro che è per metà pallonetto e beffa Ferrari che sembra posizionato male tra i pali. E' il 2 a 2 che innesca la terza crisi della stagione.

Piacenza-Caravaggio: 2-2
Primo tempo: 0-0


Piacenza: Ferrari, Sgariboldi, Rossi, Tacchinardi, Tognassi (8' st Emiliano), Fumasoli, Volpe, Pignat (36' st Martino), Marrazzo, De Vecchis (1' st Amodeo), Minasola. A disposizione: Bertozzi, Cavicchia, Meregalli, Milani, Sanashvili, Bovi. All.: William Viali.

Caravaggio: Cambianica, Noris, Zucchinali, Sandrini, Fornoni, Angioletti, Del Carro F. (45' st Crotti L.), Longo (36' st Morando), Girometta (28' st Valenti), Sonzogni, Peli. A disposizione: Rottoli, Del Carro A., Rexho, Cereda. All.: Roberto Crotti.

Arbitro: Ragonesi di Perugia (Sclavi di Macerata e Paoletti di Ascoli Piceno)

Reti: 26' st Peli, 31' st e 45' st rigore Marrazzo, 47' st Sonzogni

Note - Giornata primaverile, campo in perfette condizioni di gioco. Spettatori 1845. Ammoniti: 15' pt Zucchinali, 38' pt Pignat, 3' st Longo, 14' st Sandrini, 48' st Fornoni. Tiri: 5-5. Corner: 7-4. Recuperi: 2' pt e 4' st.

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