Piacenza - Balestri: «La mia Berretti vi farà divertire»
Gli amanti del calcio giovanile dovranno attendere ancora un paio di settimane prima di vedere allopera la Berretti del Piacenza Calcio, formazione profondamente rinnovata ma che promette spettacolo. I più grandi tra i giovani biancorossi...
Gli amanti del calcio giovanile dovranno attendere ancora un paio di settimane prima di vedere allopera la Berretti del Piacenza Calcio, formazione profondamente rinnovata ma che promette spettacolo. I più grandi tra i giovani biancorossi questanno sono stati affidati a un tecnico navigato ed esperto come Gianluca Balestri che ha già allenato i Giovanissimi del Brescia, la Berretti della Giana Erminio ed è stato anche alla Folgore Caratese.
Per quanto riguarda il campionato, invece, partirà sabato 24 settembre. Il calendario non è ancora noto mentre le compagne di viaggio sì, e saranno: Albinoleffe, Alessandria, Como, Cremonese, Feralpi Salò, Giana Erminio, Inter, Lumezzane, Parma, Pro Piacenza, Renate, SudTirol e Torino.
Insieme a Balestri, lo staff tecnico è formato da: il vice Francesco Tartaglia, il preparatore dei portieri Nicola Testi. Nella veste di preparatore atletico cè Pablo Lischetti mentre Aldin Macak e Pietro Rancati sono rispettivamente team manager e collaboratore tecnico.
Mister Balestri, che campionato bisognerà aspettarsi?
«Il Girone A della Berretti lo conosco perché lho già fatto con i giovani della Giana. E un campionato tosto, molto tecnico e fisico, insomma completo. Da un certo punto di vista il girone ci agevola perché le trasferte sono piuttosto vicine, gli spettatori però vedranno delle partite».
Come giudica la sua squadra?
«I ragazzi li conosco già, la ritengo una buona squadra assemblata in modo intelligente. Siamo giovani, tutti 99 ad eccezione di tre 98: Ouarrad, Mansour e Visconti che rientra dal prestito al Pro Piacenza».
Che Berretti vedremo?
«Sono un allenatore a cui piace giocare palla a terra molto spesso. Lobiettivo è quello di far crescere tutti i ragazzi sotto ogni profilo e magari, perché no, fornire qualche giovane pronto alla prima squadra».
In questo senso ha ricevuto indicazioni particolari da Franzini?
«Con il mister ci conosciamo da tempo, ci siamo già parlati e non mi ha chiesto nulla di particolare. Certamente il tutto è facilitato dal fatto che anche io utilizzo come modulo di gioco il 4-3-3, quello usato principalmente dalla prima squadra».
Come si trova al Piacenza?
«Davvero bene, è unottima società e si vede che vogliono fare le cose fatte bene senza lasciare nulla al caso».
Per quanto riguarda il campionato, invece, partirà sabato 24 settembre. Il calendario non è ancora noto mentre le compagne di viaggio sì, e saranno: Albinoleffe, Alessandria, Como, Cremonese, Feralpi Salò, Giana Erminio, Inter, Lumezzane, Parma, Pro Piacenza, Renate, SudTirol e Torino.
Insieme a Balestri, lo staff tecnico è formato da: il vice Francesco Tartaglia, il preparatore dei portieri Nicola Testi. Nella veste di preparatore atletico cè Pablo Lischetti mentre Aldin Macak e Pietro Rancati sono rispettivamente team manager e collaboratore tecnico.
Mister Balestri, che campionato bisognerà aspettarsi?
«Il Girone A della Berretti lo conosco perché lho già fatto con i giovani della Giana. E un campionato tosto, molto tecnico e fisico, insomma completo. Da un certo punto di vista il girone ci agevola perché le trasferte sono piuttosto vicine, gli spettatori però vedranno delle partite».
Come giudica la sua squadra?
«I ragazzi li conosco già, la ritengo una buona squadra assemblata in modo intelligente. Siamo giovani, tutti 99 ad eccezione di tre 98: Ouarrad, Mansour e Visconti che rientra dal prestito al Pro Piacenza».
Che Berretti vedremo?
«Sono un allenatore a cui piace giocare palla a terra molto spesso. Lobiettivo è quello di far crescere tutti i ragazzi sotto ogni profilo e magari, perché no, fornire qualche giovane pronto alla prima squadra».
In questo senso ha ricevuto indicazioni particolari da Franzini?
«Con il mister ci conosciamo da tempo, ci siamo già parlati e non mi ha chiesto nulla di particolare. Certamente il tutto è facilitato dal fatto che anche io utilizzo come modulo di gioco il 4-3-3, quello usato principalmente dalla prima squadra».
Come si trova al Piacenza?
«Davvero bene, è unottima società e si vede che vogliono fare le cose fatte bene senza lasciare nulla al caso».