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Piacenza - Arriva la capolista Padova. Franzini: «Siamo un gruppo vero». Paponi e Corradi convocati

L'attaccante e il centrocampista sono a disposizione ma difficilmente partiranno dall'inizio. In attacco Cacia potrebbe andare in panchina per far posto alla coppia Sylla-Sestu

Nuova Asx Tagliaferri-4Sembra strano perché si gioca solo da un paio di mesi esatti ma il Piacenza si trova già all’ennesimo bivio della stagione: vincere contro la capolista Padova sabato sera al Garilli (ore 20.45) e spazzare via le prestazioni sottotono di Pesaro e Salò, oppure rischiare di essere risucchiato verso il centro della classifica con tutte le conseguenze del caso. Non sarà facile perché davanti c’è la favoritissima del campionato che ha un cilindrata nettamente superiore ai biancorossi sia in campo e sia in panchina, inoltre bisogna vedere le condizioni di Paponi e Corradi: l’attaccante prima dello stop timbrava al ritmo di un gol a partita e il centrocampista è l’uomo che dovrebbe dare qualità alla manovra. Il primo recupera certificando, dopo 21 giorni, che la contrattura muscolare si era trasformata in stiramento mentre il secondo - ha due costole incrinate - c’è, ma a mezzo servizio, e sono due problemi che pesano notevolmente sullo scacchiere delle ultime tre settimane. Inoltre come spiega Franzini in sala stampa «ci sono e giocheranno se ce ne sarà bisogno» che tradotto vuol dire: ci sono ma difficilmente partiranno dall’inizio.
In ogni caso servirà una prestazione come quelle contro Carpi e Vicenza tanto per citare due partite maiuscole e l’aspetto positivo è proprio il fatto che la squadra di Franzini non ha mai fallito in questo tipo di gare.

L’ORA DELLE SCELTE DEFINITIVE
Troppe formazioni provate da Franzini, troppi cambi, avere la panchina lunga è un conto ma vanno fatte scelte precise negli interpreti e da questo punto vista il tecnico non ha ancora dato l’impressione di averle fatte. C’è poi tutto il capitolo relativo ai giocatori che stanno dando poco o nulla alla causa: Cacia e Giandonato su tutti, ma anche Cattaneo e Nicco girano nettamente sotto i loro standard e la difficoltà del tecnico nel trovare un assetto definitivo non può essere un’alibi: il tempo dell’attesa è terminato, occorre dimostrare qualcosa sul campo e con una certa continuità. «Non la metterei in questi termine - spiega il tecnico alla vigilia del match - perché stiamo parlando di un gruppo, e lo siamo - ribadisce -, in cui alcuni giocatori sono entrati in forma prima, altri dopo e alcuni non lo sono ancora. Ho delle scelte e attingo a queste. Dal primo turno infrasettimanale con tre partite in sette giorni ne siamo usciti bene con 7 punti, in questo purtroppo risalta la sconfitta di Pesaro ma il pareggio a Salò rimane un buon punto. E’ chiaro che per me ci sono solo titolari e scelgo tra chi sta meglio».

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