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Piacenza - Abbate: «E' lo spirito che voglio». Pagelle: Suljic è "Cazim The Dream", ma bravi tutti

Il tecnico: «Sono onesto: sul 2-2 per un attimo ho temuto di non vincerla, perché stava uscendo la stanchezza. Sarebbe stato un peccato non vincerla perché l’abbiamo davvero meritata». Cesarini: «Gruppo unito, facciamo sacrifici importanti. Ora altre 7 finali»

Nocchi 6: non deve compiere parate particolari e sul primo gol non può nulla. Sul secondo di Mensah forse (ma molto forse) poteva uscire e non l’ha fatto. Per il resto sicuro nell’ordinaria amministrazione.

Accardi 7: molto bravo a gestire un cartellino giallo per 80’ in una partita fisica e di scontro. Difensore intelligente tatticamente, sul pezzo e preparato. Davanti il Mantova combina poca, il primo gol di Bocalon è in fuorigioco di mezzo metro.

Zanandrea 7: tignoso, arcigno e sempre presente nel mare in burrasca. Sta crescendo di intensità e di prestazioni.

Masetti 7: sullo stesso livello dei compagni di reparto, è diventato anche malizioso nelle marcature e questo non fa mai male per un difensore. L’assetto anche senza Nava è stato trovato. Dal 36' st Cosenza SV.

Parisi 6.5: sarebbe da 7, però sul groppone pesa il modo in cui si è fatto sovrastare da Mensah in occasione del pareggio. Un situazione che non deve comunque intaccare una prestazione di alta qualità, finalmente alla “Parisi” con tante sgroppate. Gran bel primo tempo in particolare. Dal 23' st Munari 6.5: dà subito intensità, come a Padova, e da una sua sgroppata nasce il corner del 3-2.

Suljic 8: Cazim The Dream. Partitone da centrocampista a tutto tondo. Rincorre, imposta, lotta, picchia sforna l’assist per Cesarini e infine, casomai, fa pure gol. Quanto ci è mancato a questi livelli, se gioca così le prossime sette partite il Piacenza può davvero iniziare a fare la differenza a centrocampo.

Onisa SV: esce dopo una manciata di minuti per infortunio. Dall' 8' pt Giorno 6: dirige il traffico senza strafare, però lotta nel momento del bisogno e questo è importante.

Gonzi 6.5: da capire in quel ruolo. Spesso non lo si vede, però quando si accende può fare davvero male. Vederlo interno è un esperimento molto interessante, senza dubbio ci vuole tempo. Molto bravo sul gol del 2-1 che nasce in fondo dai sui piedi. Dal 36' st Palazzolo SV.

Rizza 6: non molla gli ormeggi, molto attento e guardingo perché la partita richiede attenzione. E’ bravo nel farlo, davvero bravo, però lui si esalta nella corsa libera. Dal 23' st Capoferri 6: entra in un momento complicato ed lo fa con piglio positivo.

Cesarini 8: cosa dire, se non che a lui ci siamo aggrappati e non ha deluso. E’ il giocatore col più alto tasso di qualità della squadra, dai sui piedi nascono diamanti: segna, poi restituisce l’assist a Suljic, risegna ancora e corre sotto la Tribuna. E’ il più amato dallo stadio e lui ricambia con cioccolatini.

Morra 7: ma come? sbaglia due gol, di cui uno clamoroso, e prende 7? Sì perché si batte e sbatte come un leone per 90’ su ogni palla, anche la più inutile. Lotta spigoloso e alla fine viene premiato dalla sua caparbietà con il gol del 4-2 che, se vogliamo, riassume bene lo spirito del Piacenza.

Abbate 7.5: bravo, bel Piacenza nel momento più delicato. La prima settimana era di adattamento, la seconda ha fatto bene con il match di Padova, la terza ha trovato subito una vittoria di carattere e intelligenza. Soprattutto lo spogliatoio lo segue. Il Piace è ancora ultimo, deve fare una missione impossibile, tuttavia sembra aver in mano qualche carta vincente.

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