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Piacenza - Abbate: «E' lo spirito che voglio». Pagelle: Suljic è "Cazim The Dream", ma bravi tutti

Il tecnico: «Sono onesto: sul 2-2 per un attimo ho temuto di non vincerla, perché stava uscendo la stanchezza. Sarebbe stato un peccato non vincerla perché l’abbiamo davvero meritata». Cesarini: «Gruppo unito, facciamo sacrifici importanti. Ora altre 7 finali»

Musi lunghi in casa Mantova, pochi sorrisi anche per il Piacenza perché come dice il tecnico Abbate (e sottolinea poi Cesarini): «Era vitale vincere oggi, ma siamo ancora ultimi. Abbiamo davanti 7 finali e mercoledì si torna in campo a Pordenone».
Insomma, una buona dose di realtà dopo la sbornia arrivata col gol di Morra, con lo stadio che esplode e gli spettatori che sciolgono la tensione del finale. Bene così, mercoledì Pordenone e poi domenica ancora al Garilli col Lecco (sarà ripetuta l’iniziativa della società di regalare due biglietti omaggio a ogni abbonato).
Ora la partita. «E’ stata la gara che mi aspettavo - dice Abbate - cioè di grande intensità, spigolosa, equilibrata e che abbiamo vinto mettendo in campo una gran voglia. Sono onesto: sul 2-2 per un attimo ho temuto di non vincerla, perché stava uscendo la stanchezza, però siamo stati bravi e fortunati nel trovare subito il 3-2. E aggiungo che sarebbe stato un peccato non vincerla perché, sinceramente, l’abbiamo davvero meritata».
E dire che il pomeriggio sembrava un tappone pirenaico del Tour: subito sotto 0-1 e forfait di Onisa.
«Il Mantova ci ha sorpreso, c’è poco da dire. Avevamo preparato tatticamente una partita completamente diversa, poi loro ci hanno sorpreso con un assetto che non ci aspettavamo e ci abbiamo messo un po’ a prendere le misure sul campo. I ragazzi sono stati bravi sul piano atletico, stiamo crescendo, non reggiamo magari ancora 90’ ma stiamo facendo progressi. Nel calcio di oggi senza l’intensità non vai da nessuna parte e noi siamo una squadra che deve essere intensa nel ritmo. Suljic? Per me è il centrocampista più forte del girone. Dopodiché ripeto, siamo ancora ultimi, abbiamo accorciato, pensiamo però a fare il nostro percorso una partita alla volta».

Super pomeriggio per il capitano Alessandro Cesarini. Il Mago firma la vittoria in calce con una doppietta. «Non mi piace parlare di finali, però è la verità, ora abbiamo davanti 7 finali e vanno giocate con lo spirito visto oggi. Dopo il gol di Bocalon potevano arrivare i soliti fantasmi e invece li abbiamo rimontati, grazie anche alla spinta dei nostri tifosi. Avanti così, ve lo dico da mesi: questo è un gruppo vero, altri spogliatoi si sarebbero sfaldati nella nostra situazione e invece noi siamo uniti, chi non c’è dentro non può capire lo sforzo che stiamo facendo io, Ciccio (Cosenza), Cazim (Suljic) e tutti gli altri “vecchi” per cercare si stare vicino ai ragazzi più giovani. Abbate? E’ forte e ce lo sta dimostrando. Ci ha dato fiducia in un momento in cui tutti eravamo a terra, me compreso, inoltre ha dato idee nuove, linee di passaggio fresche, novità tattiche e tanta stima nei nostri confronti. E’ importante».

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