Piacenza, a Ravenna conterà solo vincere. Numeri da crisi, l'unica medicina sono i tre punti
I numeri dei biancorossi nel girone di ritorno sono da retrocessione. Gli emiliani sono gli unici, insieme a Virtus Verona e Cesena a non aver ancora vinto una partita. Il problema è sempre in attacco: tre gol segnati (due su rigore), peggio fanno solo Pesaro e Fermana
I numeri spesso sono arrivati in soccorso al Piacenza a testimoniarne l’andamento positivo anche nei momenti difficili, questa volta però è diverso perché quelli raccolti nelle prime 5 giornate del girone di ritorno fotografano una situazione che, se non invertita già a partire della prossima trasferta a Ravenna, potrebbe far sprofondare i biancorossi in una rischiosa crisi generale.
Il bottino messo via nel girone di andata, in particolare tra metà novembre e dicembre, ha consentito alla squadra di Franzini di reggere l’urto a gennaio, il Piacenza ha conservato comunque un piazzamento in zona playoff ma davanti corrono forte e dietro iniziano a risalire.
E non potrebbe essere diversamente perché la media punti della squadra negli ultimi 450 minuti è da zona retrocessione diretta. Quattro punti - come il Rimini - frutto di altrettanto pareggi, peggio hanno fatto solo Virtus Verona e Cesena con 2 punti a testa e proprio queste ultime tre squadre sono le uniche, dal giro di boa, a non aver ancora centrato il successo. C’è da mettere in conto alcuni pesantissimi errori arbitrali come nel pareggio di Modena o nella sconfitta con la Triestina, tuttavia non ci può e non ci si deve appigliare agli episodi.
Peggio del Piacenza hanno fatto Pesaro con 3 gol segnati e Fermana con 2 ma entrambe hanno fatto più punti, in particolare il Pesaro con due reti ha portato a casa 7 punti (doppio 1-0 e uno 0-0) segno di come in Serie C non servano sempre numeri da capogiro ma venga in realtà premiato l’equilibrio.
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