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Piacenza Calcio

Penalizzazione Piacenza - Secondo la difesa la norma avrebbe un presunto profilo di incostituzionalità

Il club ha dimostrato che il conto corrente era capiente e non aveva motivo di non versare l'Irpef. Stando alla difesa, inoltre, la nuova normativa della Figc andrebbe contro l'Articolo 23 della Costituzione. Fiducia sul ricorso che si discute la prossima settimana

Bocche cucite in casa Piacenza per la penalizzazione di 2 punti inflitta ieri dal Tribunale Federale al club sulla vicenda del ritardo nel pagamento Irpef, un errore decisamente veniale (a cui si è corso subito ai ripari saldando la differenza pochi giorni dopo la scadenza) costato il -2 a Piacenza, Gavorrano e Mestre mentre Santarcangelo e Pro Piacenza, con la medesima accusa, sono state prosciolte. Bocche cucite ma la macchia rimane per il Piacenza che ha sempre fatto del rigore di bilancio e dei pagamenti di stipendi e contributi il suo fiore all’occhiello, per questo motivo la società darà battaglia per farsi togliere già in appello (martedì o mercoledì della prossima settimana) la penalizzazione: non tanto per la classifica ma, più che altro, per una questione morale.

Il Piacenza - difeso dall’avvocato Di Cintio, lo stesso che ha sostenuto la posizione del Pro per l’identica accusa - ha prodotto una documentazione estremamente completa sulla “buona fede dell’atto” tuttavia il -2 e i 4 mesi di inibizione per Marco Gatti sono arrivati lo stesso. Ma innanzitutto, di cosa stiamo parlando?

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