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Romero porta a casa il pallone: «Sapevo che Piacenza era la scelta giusta». Le pagelle

I tifosi festeggiano Romero in aeroporto. Franzini: «Gara affrontata in modo perfetto». In campo brillano su tutti Romero, Matteassi e Miori

Miori 7: nel primo tempo salva su Ogunseye, nella ripresa su Ragatzu e Piredda. Nel momento di massima sofferenza, contribuisce in modo decisivo a preservare il vantaggio. Bella partita.

Pergreffi 6,5: è lo stakanovista delle difesa, quello che ha giocato più minuti di tutti. Un motivo c’è e lo si capisce nuovamente contro l’Olbia, contro cui disputa una partita attenta, rocciosa. 

Silva 6,5: la difesa regge l’urto, nonostante la squadra di casa metta sotto pressione il reparto per svariati minuti. E’ sempre molto concentrato.

Abbate 6,5: con la sua esperienza cementa il terzetto di centrali, argine insormontabile per gli attaccanti sardi. 

Castellana 6: un peccato l’espulsione nel finale che mina, solo parzialmente, il buon lavoro fatto fino a quel momento. 

Saber 7: è un uomo ovunque. Lo è letteralmente, non è certo un modo dire. Scivolate, scatti palla al piede. Dimostra perfino giudizio quando si conquista falli e tiene palla per far scorrere i minuti. 

Taugouredau 6: gioca una gara di buona sostanza, seppur con qualche imprecisione. Cala un po’ nella ripresa.  

Matteassi 7: i due assist morbidi che recapita sulla testa di Romero sono un inno al calcio, valgono il prezzo del biglietto. Sta bene, e quando sta bene lui il Piacenza aumenta il livello del suo gioco. Dal 19' st Segre 6: entra aggressivo, con lo spirito giusto. Con lui in campo i biancorossi prendono metri. 

Masullo 6: dosa bene proiezioni offensive e copertura. Fa bene soprattutto nel primo tempo, poi soffre come tutto il Piacenza.

Razzitti 6: si sposa bene con Romero, di cui è la versione magari meno tecnica ma più muscolare. Prezioso se serve prendere falli, si sacrifica quando la squadra soffre. Dal 36' st Dossena s.v.

Romero 8: una forza della natura, sembra Paolo Rossi al mondiale dell’82. Sfrutta alla grande i tre palloni che gli capitano a tiro, diviene un flagello, un terrore nero, per la traballante difesa sarda. Si porta a casa il pallone e per i piacentini è il simbolo del disgelo sotto porta.  

All. Franzini 7: primo tempo da manuale per i suoi, abili a sfruttare i punti deboli dell’Olbia e a mettere subito in ghiaccio la partita. Ripresa in trincea, ma il fortino regge e arrivano tre punti di platino. 

Video, i tifosi all'aereoporto con Romero

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