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Monaco: «Ho scelto Piacenza in dieci minuti»

È un sorriso grande quello di Francesco Monaco nel giorno "uno" del suo secondo regno in biancorosso. La piazza lo voleva, e Monaco ci ha messo solo dieci minuti per trovarsi in sintonia con il direttore sportivo Bottazzi. Insieme a lui, tornano...

È un sorriso grande quello di Francesco Monaco nel giorno "uno" del suo secondo regno in biancorosso. La piazza lo voleva, e Monaco ci ha messo solo dieci minuti per trovarsi in sintonia con il direttore sportivo Bottazzi. Insieme a lui, tornano in biancorosso anche lo storico preparatore atletico Gianfranco Baggi e il vice Vincenzo Rodia. Si riparte dunque da un tecnico professionista, scelta che, probabilmente, è la più logica per una squadra come il Piacenza che, malgrado la categoria, è pur sempre una società che di dilettantistico non ha proprio nulla. «Sono molto felice di tornare a Piacenza - ha detto Monaco durante la conferenza stampa di presentazione - ringrazio i fratelli Gatti e il direttore Bottazzi per avermi scelto. Ci abbiamo messo dieci minuti a trovare l'accordo perché da parte mia c'era una grande voglia di ritornare. Ripensando alla mia ultima esperienza a Piacenza mi ricorderò sempre l'ultima sera, di ritorno da Prato, quando retrocedemmo dopo lo spareggio salvezza. Allo stadio c'era tanta gente e ci aspettavamo di essere contestati, invece fu totalmente l'opposto: ci applaudirono e ci incoraggiarono. Per cui quando il Piacenza mi ha contattato è tornato in mente quel ricordo e per me è stato facile scegliere, la categoria purtroppo, è quella che è, però l'unica cosa che contava era la voglia di tornare qui».

La missione con la quale si parte è, senza nascondersi più di tanto, quella della vittoria per ritornare tra i professionisti. Monaco questo lo sa, ma fa capire che per lui, più che le parole, sono importanti unicamente i fatti. «Io sono qui con grande voglia di fare - ha precisato - per cui siamo tutti qua per fare il meglio possibile, poi la vittoria va conquistata sul campo, parlarne non serve. So bene che qui posso trovare le migliori strutture per lavorare bene e fare le cose in un certo modo; con il direttore stiamo già valutando una serie di giocatori che abbiano determinate caratteristiche, sia tecniche che fisiche ma anche mentali, perché noi, essendo il Piacenza, saremo attesi al varco da tutti e quindi saranno necessari giocatori di personalità per portare a termine l'impresa». La nomina di Monaco, è innegabile, ha messo d'accordo tutti e l'entusiasmo dei tifosi ne è chiara testimonianza. «So di essere ben visto a Piacenza, da stampa e tifosi, e devo dire che questo entusiasmo nei miei confronti ha influito tantissimo nella mia scelta. Il mio obiettivo è quello di alimentare questo entusiasmo con i risultati sul campo. Prima di tutto, comunque, sarà di vitale importanza la coesione: stampa, tifosi e squadra dovranno essere un blocco unico e remare tutti nella stessa direzione». La serie D è una categoria particolare, con regole stringenti in tema di giovani (quest'anno quattro obbligatori nell'undici), interessante è quindi capire dove mister Monaco voglia farli giocare. «Un'idea di massima l'abbiamo. C'è un portiere come Ferrari che è qui da due stagioni e conosce molto bene l'ambiente, poi pensavamo di cercare giovani capaci di disimpegnarsi sugli esterni, sia alti che bassi. Comunque, è chiaro che se dovessi avere a disposizione un giovane forte a centrocampo non mi farei alcun problema ad impiegarlo. Insomma, un'idea c'è, ma non è detto che non possa cambiare in corso d'opera». Quando inizierà la preparazione? «Diciamo intorno al 20 di luglio. Vorremmo fare pure, se ce ne fosse la possibilità, una decina di giorni di ritiro per conoscerci meglio. Tuttavia, non ci sarebbe alcun problema nel prepararci qui: abbiamo tutto quello che serve».

BAGGI - Gradito ritorno, dicevamo in apertura, è quello del preparatore atletico Baggi. «Nonostante i tanti anni passati qui - ha detto - entrare in questo stadio regala sempre emozioni particolari. Sono davvero onorato di poter lavorare ancora qui». Come si svilupperà la preparazione secondo Baggi? «La preparazione, per la D come i professionisti, è sempre la stessa, non ci saranno differenze. In linea di massima, comunque, punterò molto sull'intensità degli allenamenti. Non sono uno che ama far fare molti chilometri di corsa, ne preferisco pochi ma molto intensi. È chiaro, inoltre, che siamo tutti qui per vincere, quindi anche i giocatori dovranno curare il minimo dettaglio: lavorare sodo ed essere scrupolosi a casa».

RODIA - Torna pure, nelle vesti di vice di Monaco, Vincenzo Rodia. «Quando il mister mi ha comunicato della possibilità di venire a Piacenza - dice sorridendo - ho incrociato le dita perché le cose andassero per il meglio. Piacenza è una città meravigliosa nella quale mi fa molto piacere ritornare, purtroppo l'ultima volta non è andata bene perché siamo retrocessi, torno con molta voglia di fare bene. Ringrazio il mister per avermi voluto ancora qui con sé e ringrazio la società per l'opportunità che ci viene data per rimetterci in gioco».
Marcello Astorri

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