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Matteassi suona la carica: «C'è un lavoro da finire»

«Voglio dire che siamo orgogliosi dei nostri tifosi». Mai banale il capitano del Piacenza, Luca Matteassi, che rispedisce al mittente il coro più in voga nella curva biancorossa: «Orgogliosi di voi», cantato ai giocatori che...



«Voglio dire che siamo orgogliosi dei nostri tifosi». Mai banale il capitano del Piacenza, Luca Matteassi, che rispedisce al mittente il coro più in voga nella curva biancorossa: «Orgogliosi di voi», cantato ai giocatori che domenica a Mapello avranno l’occasione di riportare il Piacenza nei professionisti dopo quattro anni passati tra Eccellenza e Serie D. Oggi la squadra ha ripreso gli allenamenti dopo i tre giorni di sosta, tutti agli ordini di Franzini, mentre sul fronte societario si lavora a pieno regime per organizzare al meglio la probabile festa di domenica (basta un pareggio o anche una sconfitta se il Lecco perde con l’Inveruno) che si svolgerà tra Piazza Cavalli e il locale L’Altro Village (leggi qui tutte le info).

Prevendita polverizzata in mezza giornata, 300 biglietti venduti per Mapello e altri 500 in arrivo. Si preannuncia una bellissima coreografia della curva e tanto entusiasmo. Settimana diversa?
«Sicuramente c’è tanta voglia di chiudere i conti a Mapello. Siamo grandi e vaccinati perciò questa che si apre sarà una settimana come le altre, l’obiettivo è portare a termine il lavoro».

Bello l’affetto del popolo biancorosso che partirà in massa.
«E’ bellissimo l’affetto dei nostri tifosi, è tutta la stagione che ci sostengono e ora possiamo regalargli una grande gioia. Ci cantano che sono orgogliosi di noi, ma ci tengo a dire che anche noi lo siamo di loro. A Mapello ci daranno una grande carica».

Il Piacenza partiva per vincere, ma pensavate di poterlo fare in questo modo?
«Vincere non è mai facile e i giocatori lo sanno benissimo. Al raduno estivo partivamo con questo obiettivo e sapevamo di essere una squadra formata da persone importanti ancor prima che da giocatori forti, e questo è senz’altro stato il nostro segreto. La base su cui costruire è sempre il gruppo, dopodiché nessuno di noi pensava di stravincere così: abbiamo letteralmente distrutto il campionato».

Uomini importanti prima che giocatori, ma una menzione particolare va anche ai giovani.
«Ne devono giocare quattro e quindi sono fondamentali per il risultato finale. Qui sono stati bravissimi Franzini, Cerri e la società a scegliere quelli giusti, sia come calciatori sia come testa. Gran parte del merito va a loro che ci hanno seguito, hanno capito che in questo gruppo potevano fare qualcosa di importante».

Obiettivo 100 punti?
«L’obiettivo è chiudere i conti domenica a Mapello, poi penseremo ai nuovi stimoli. Sicuramente il record di punti (87 del Montichiari, ndr) è un obiettivo importante come lo sarà la poule scudetto».

Matteassi chiuderà la carriera al Piacenza?
«Qui ho iniziato e qui vorrei finire, mi rendo conto però che non sono io a decidere ma la scelta spetta alla società».

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