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Giovedì, 25 Aprile 2024
Piacenza Calcio

Matteassi: «Il Lecco farà la guerra? Noi siamo pronti»

Arrivano messaggi chiari dalla Lombardia. Piacenza-Lecco non sarà una partita decisiva, come tutti hanno cercato di far credere in questa lunga settimana, ma in realtà la è molto di più per la squadra di De Paola che per quella di Franzini. Il...

Arrivano messaggi chiari dalla Lombardia. Piacenza-Lecco non sarà una partita decisiva, come tutti hanno cercato di far credere in questa lunga settimana, ma in realtà la è molto di più per la squadra di De Paola che per quella di Franzini. Il tecnico dei lombardi ha detto senza mezzi termini «verremo al Garilli con l'elmetto da guerra» e oggi il bomber França (in estate a un passo dal Piacenza) sul quotidiano La Provincia di Lecco ha rincarato la dose: «Vogliamo i tre punti». La sfida di domenica è decisiva dal punto di vista psicologico, ovvio che non lo sia in termini aritmetici, da giocare ci saranno ancora 21 turni. Il Lecco insegue a -8 e uscire dal Garilli senza i tre punti costringerebbe la formazione di De Paola a non poter più sbagliare. Se a vincere dovesse essere invece il Piacenza la forbice di vantaggio salirebbe a 11 suonando più o meno come una sentenza. A 48 ore dal fischio d'inizio è il capitano biancorosso Luca Matteassi a inquadrare la sfida.

Domenica è previsto un bel clima allo stadio, come sta la squadra?
«La partita è di quelle che si preparano da sole e voglio lanciare un appello ai nostri tifosi, sempre numerosi in casa e in trasferta. Noi dal campo li sentiamo, e molto, questo ci dà una grande carica perciò voglio chiedere di arrivare allo stadio domenica ancora più numerosi perché avremo bisogno dell'appoggio di tutti».

Partita più importante per il Lecco che per il Piacenza, è d'accordo?
«In linea di massima direi di sì. Sono loro ad essere costretti alla vittoria, in caso di sconfitta noi potremmo allungare a +11. Tuttavia non vuol dire che li aspetteremo, anche noi vogliamo vincere per lanciarci ulteriormente verso la fine di un grande girone di andata».

Che partita bisogna aspettarsi?
«Sicuramente siamo due squadre votate al gioco e, nebbia a parte, ne uscirà un bello spettacolo. Come ha detto De Paola in settimana verranno per fare la guerra, ma davanti si troveranno un Piacenza determinato e affamato. Domenica abbiamo subito il pareggio al 98' dopo che abbiamo giocato prima in dieci e poi in nove uomini. Direi che in queste prime 16 giornate il Piacenza abbia dimostrato di voler vincere il campionato».

Tornando per un attimo alla partita di Seregno: quante volte ha sentito nella sua carriera (425 partite in tutte le categorie dalla Serie A alla Serie D, ndr) il triplice fischio al 99'?
«E' stata la prima volta a Seregno. Onestamente devo dire che domenica scorsa ci sono state tante cose strane, ma non chiedetemi altro perché non voglio più parlarne. La testa è solo al Lecco».

Piacenza che arriva allo scontro diretto con due squalificati, Sentinelli e Cazzamalli, e due titolari, Taugourdeau e Stefano Franchi, reduci da problemi fisici.
«Penso che la nostra rosa sia davvero forte, avremo delle assenze, è vero, ma sono altrettanto sicuro al cento per cento che i sostituti faranno benissimo, dimostrando che la squadra è formata da 14-15 potenziali titolari. Le assenze non devono mai essere una giustificazione».

França pericolo pubblico numero uno?
«Segna più di 20 gol a stagione ed è il loro finalizzatore principe, ovvio che sia un sorvegliato speciale. Tuttavia il Lecco ha una squadra di altissima qualità, sono secondi solamente perché davanti hanno un Piacenza che viaggia a una media punti strepitosa. Penso a Bugno, giocatore che ho già incontrato e che centra poco con la Serie D, oppure Cardinio. Il Lecco è forte in tutti reparti, non c'è solo França».

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