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Piacenza Calcio

Marco Scianò: «Ci adeguiamo, difficile dire quale sia la scelta giusta. Auspico collaborazione tra i club»

Il direttore generale del Piacenza: «Abbiamo molte persone e giocatori nel basso lodigiano e gli siamo vicini, ai tifosi di quella zona dico che siamo orgogliosi di averli come supporter. I recuperi? Programma gravoso, le società si aiutino a vicenda»

Con 13 partite da giocare entro il 26 aprile, una squadra come il Piacenza per cercare di arrivare fino in fondo ai playoff dovrebbe disputare la bellezza di 23 gare in 90 giorni. Un ritmo che non tengono nemmeno i top club europei, figuriamoci in Serie C. «C’è poco da dire, è vero, però come ho detto prima la situazione è complessa e in questi frangenti qualunque scelta andrebbe a scontentare qualcuno, occorre adeguarsi perché ci sono cause di forza maggiore. Certo il Girone C a differenza di A e B ha avuto un percorso regolare, diciamo che per le stagioni future occorrerà ricavare dal calendario “slot” di turni liberi da utilizzare nel caso di emergenze».

Marco Scianò chiude infine con un pensiero che si auspica venga condiviso da tutti club del campionato. «Non credo che queste misure saranno procrastinate oltre a questa settimana quindi Piacenza-Samb si giocherà a porte aperte al Garilli, tuttavia ritengo che i club che formano il campionato dovranno andare d’accordo e aiutarsi a vicenda sugli orari a cui disputare le partite perché quando vai in trasferta hai spostamenti che durano 24 ore e viceversa quando giochi in casa occorre andare incontro agli ospiti. Insomma su questo punto non dovremo litigare ma aiutarci a vicenda anche in ottica di anticipi e posticipi sui turni infrasettimanali. Usare il buon senso tutti quanti perché ci aspettano due mesi in cui bisognerà giocare ogni tre giorni».

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