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Marco Gatti: «Nessuna fusione, solo porte aperte»

Apertura delle azioni societarie a imprenditori esterni purché rispettino determinati requisiti, o fusione? Alla vigilia del derby tra Fiorenzuola e Piacenza riesplode il caso che prima animò il travagliato passaggio dal fu Piacenza Calcio alla...

Apertura delle azioni societarie a imprenditori esterni purché rispettino determinati requisiti, o fusione? Alla vigilia del derby tra Fiorenzuola e Piacenza riesplode il caso che prima animò il travagliato passaggio dal fu Piacenza Calcio alla futura Lupa Piacenza e, successivamente, si riaccese sotto Natale dopo alcune dichiarazioni riportate. Tuttavia a tenere banco in casa biancorossa - inutile nasconderlo - oggi è l'ennesima voce che vuole una fusione societaria per la prossima stagione tra Lupa Piacenza e Atletico Bp Pro Piacenza. Su queste colonne abbiamo trattato l'affare solo marginalmente in passato, perché riteniamo i tempi prematuri per qualunque tipo di considerazione, tuttavia l'articolo comparso oggi sul quotidiano Libertà ha nuovamente riacceso gli animi che di fusione non ne vogliono sentir parlare e, a quanto pare, anche a livello societario si parla solo di apertura delle quote azionarie negando fermamente ogni possibilità di fusione.

Per la seconda volta chiediamo spiegazioni al presidente Marco Gatti, è inutile nascondere che dal versante Atletico Bp guardino con interesse la passione che si è riaccesa attorno alla Lupa (con una media di 1500 spettatori nelle partite interne e un paio di volte oltre i duemila), il quale per la seconda volta è fermo nello spiegare quanto accaduto. Chiarisce che alla pizzeria di via Emilia Pavese c'è stato un incontro casuale con i dirigenti dell'Atletico Bp: «Purtroppo mi trovo - dice Marco Gatti - nelle condizioni, non volute, di dover spiegare e giustificare quanto successo. Dico purtroppo perché è già la seconda volta, e mi riferisco a un articolo comparso in data odierna sulla Libertà, in cui si parla di fusione tra Lupa Piacenza e Atletico Bp. Mercoledì io e mio fratello Stefano (presidente onorario) siamo andati a trovare nostra madre che è stata ricoverata; nel far rientro a Sarmato abbiamo deciso di fermarci alla pizzeria della via Emilia Pavese per pranzare. Quando siamo entrati abbiamo incontrato Tacchini (vicepresidente dell'Atletico Bp), Francani (ds dei rossoneri) e Franzini (il tecnico) che erano insieme a un procuratore. Molto gentilmente ci hanno invitato al loro tavolo e per mezz'ora abbiamo parlato della partita che loro avrebbero giocato a Formigine e della nostra a Fiorenzuola, poi ci siamo salutati».

Gatti prosegue e chiarisce un secondo punto: «Ripeto per l'ennesima volta, nella speranza che sia anche l'ultima, che vogliamo vincere l'Eccellenza per poter fare la serie D il prossimo anno col nostro numero di matricola e che non faremo alcuna fusione con nessuno e nessun altro campionato fuorché la serie D. Aggiungo anche che il nostro mister è William Viali e, se lui lo vorrà, sarà certamente con noi la prossima stagione». E si arriva così al terzo punto, quello della discordia ma inevitabilmente il più importante. «Ripeto, come già dissi in passato, che le azioni della nostra società sono aperte (49 per cento) e che chiunque voglia entrare è ben accetto a patto che rispetti alcuni requisiti specifici. Ad esempio Tacchini e Giglio sono piacentini, sono imprenditori importanti che hanno sempre investito nello sport e hanno le caratteristiche per entrare in società. Se vogliono le nostre porte sono aperte». Infine il numero uno di via Gorra sbotta: «Rimango dispiaciuto del fatto che qualcuno si permetta di mettere in dubbio le nostre parole. A giugno guardando in faccia i tifosi presentai un piano triennale per riportare Piacenza e il Piacenza nei professionisti e penso che lo stiamo pienamente rispettando. Stiamo mantenendo le promesse sebbene ci sia un crisi globale che colpisce quasi tutto il mondo. Lo abbiamo dimostrato prendendo, a fine agosto, Viali, Arena, Volpe, Marrazzo, Cortesi e Ferrari per rinforzare la squadra senza lasciare nulla al caso. Mi auguro dunque di avere un po' più di credito da parte degli scettici e sempre forza Piacenza».

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