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Piacenza Calcio

La difesa imbarca acqua, l'attacco non va e il gioco è sterile. Il Piacenza perde anche con l'Alessandria 2-0

I biancorossi non trovano mai concretezza al Moccagatta, i Grigi sbloccano sul finale del primo tempo e chiudono il match nella ripresa con Arrighini. Nel mezzo un Piacenza mai pericoloso. Numeri alla mano, quella emiliana è la seconda peggior difesa

L’ATTACCO SENZA PUNTI DI RIFERIMENTO
In panchina si rivede Vincenzo Manzo che ritorna a guidare la squadra dopo 32 giorni di quarantena, per il resto i tamponi del sabato notte non hanno evidenziato altre criticità quindi i biancorossi sono al completo ad eccezione di Visconti e Maio. Manzo opta ancora una volta per il modulo senza centravanti di ruolo - quindi Babbi e Maritato in panchina - ma sceglie il falso nove, cioè un attacco dinamico senza punti di riferimento con Lamesta (che parte dall’inizio dopo l’esordio col Grosseto) e Gonzi supportati da Corradi sulla trequarti. Le altre due novità sono Pedone in mediana con Palma e Galazzi, Renolfi in difesa a sinistra. La lista degli indisponibili è lunga anche in casa Alessandria che deve rinunciare, tra i tanti, all’ex Corazza.
Sui primi 15’ di gioco non c’è molto da dire, se non che si vede poco o niente. Il Piacenza come sempre prova a costruire in modo metodico e spesso ripetitivo, l’Alessandria non è che faccia di più ma dà la sensazione di essere pericolosa ogni volta che sfonda, soprattutto dalle parti di Simonetti e comunque più in generale sulle fasce laterali.

PATICCIO IN DIFESA
Col passare dei minuti il Piacenza arretra e i piemontesi piantano la bandierina nella metacampo emiliana senza pungere realmente dalle parti di Vettorel. La gara si accende prima del riposo, prima Vettorel salva da fuori area e Blondett si divora il vantaggio, dopodiché escono ancora i limiti di una difesa incerta in molti frangenti: lancio di 80 metri dalle retrovie, Arrighini prima brucia Bruzzone in velocità e poi salta l’abbozzo di uscita di Vettorel depositando in rete il pallone del vantaggio. Un gol che nasce da un errore generale di posizione della retroguardia del Piacenza che non a caso è una delle peggiori - seconda solo alla Lucchese fanalino di coda - del campionato, ma la collaborazione Bruzzone-Vettorel è notevole. A questo punto il Piacenza si sveglia e dopo 45’ trova la prima (e unica) conclusione in porta con Gonzi che si vede deviare il tiro da Pisseri. Per il resto l’attacco senza punti di riferimento studiato da Manzo non ottiene risultati a riconferma del fatto che quella senza centravanti di ruolo risulta un’impostazione da utilizzare a seconda della gara e non certo come consuetudine.

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