Il Piacenza spreca, va sotto, rimonta e poi si salva al 93'. Con la Juventus finisce 3-3
I biancorossi creano diverse occasioni ma vanno sul riposo sotto di una rete. Nella ripresa un'autorete e il gol di Morra ribaltano il risultato, i bianconeri però tra l'81' e l'82esimo fanno 2-2 e poi 2-3. A tempo scaduto ci pensa Cesarini a fissare il 3-3 finale
Incredibile quanto succede al Piacenza, un malato che, evidentemente, ha problemi più gravi di quelli che si possono risolvere solamente col cambio di allenatore. Il Piacenza è vittima delle sue paure, delle sue insicurezze, di una stagione iniziata malissimo a luglio e che sarà difficile da raddrizzare, almeno fino al mercato di gennaio.
Alla fine il gol di Cesarini al 93’ rende senz’altro giustizia per quanto visto sul campo, perché i biancorossi creano e sprecano, vanno sotto 0-1, ribaltano nella ripresa il risultato (2-1, autorete e Morra) meritatamente e poi, improvvisamente, tra l’80’ e l’81’ subiscono il 2-2 e poi il 2-3 nel giro di sessanta secondi sotto i colpi di Barranechea e Iling. Il gol di Cesarini al 93’ rende giustizia al risultato, rimane però inspiegabile la fragilità di una squadra che, con la partita ampiamente in mano, si è trovata nuovamente a inseguire gli avversari nel giro di un minuto o forse meno. L’appuntamento con la vittoria è ancora rimandato e l’ultimo posto in classifica è lì a ricordare che la strada inizia a farsi in salita sebbene, contro la Juve, si sia vista comunque una squadra diversa e meno spaesata rispetto alle ultime uscite.