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Giovedì, 25 Aprile 2024
Piacenza Calcio

Il Piacenza prepara il ricorso e punta al blocco dei playout. La Triestina protesta: «Non ne sappiamo nulla»

I biancorossi preparano un ricorso al Tribunale Federale per dichiararsi parte lesa chiedendo che vanga fatta piena luce sull’esposto presentato dal dg dei cremaschi Cesare Fogliazza prima del match Pergolettese-Triestina. I tempi della Giustizia Sportiva però non giocano in favore degli emiliani

Il Piacenza si riorganizza e punta seguire tutte le piste possibili dopo la notizia dell’esposto presentato alla Procura Federale da parte della Pergolettese il venerdì precedente la gara contro la Triestina.
I biancorossi avevano già fatto sapere due giorni fa di «non voler restare inerme nel caso il fatto fosse acclarato» e ha dato mandato all’avvocato Andrea Scalco di preparare un ricorso al Tribunale Federale: il Piacenza si dichiarerà parte lesa chiedendo che vanga fatta piena luce sull’esposto presentato dal dg dei cremaschi Cesare Fogliazza. La seconda mossa, a stretto giro di posta, sarà quella di chiedere la momentanea sospensione dei playout (previsti per il 6 e il 13 maggio) in attesa che i fatti vengano chiariti. Su questo aspetto c’è però da dire una cosa: Procura e Lega sono due entità staccate tra loro, che viaggiano su binari diversi e con tempistiche differenti. Per questo motivo appare difficile che la Lega rinvii i playout se non in presenza di un deferimento che, va evidenziato, al momento non c’è.

La Triestina in tutto questo si è dichiarata in un primo comunicato stampa «estranea ai fatti e scioccata per le voci», mentre ieri sera la società alabardata è tornata a parlare sempre tramite una nota stampa: «La Triestina calcio e il suo Presidente Simone Giacomini hanno incaricato i propri legali affinché venga tutelata l’immagine della squadra in merito agli ultimi rumors e soprattutto venga tutelato chi ci mette la faccia e il cuore in modo onesto e pulito. Non accetteremo miseri gossip nati da un chiacchiericcio social di ‘terze persone’ e non da carte provenienti dalla Procura alla società medesima cosa che non è accaduta in quanto nessuno, da parte della Procura, ha fornito alcun documento ai nostri legali. In nome del buon diritto e sicuri di operare senza paura, da questo momento ci tuteleremo ovunque contro chiunque per salvaguardare la nostra dignità e il nostro operato sportivo».

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