
Il Piacenza mercoledì nella tana della Carrarese: serve una reazione d'orgoglio dopo lo stop con l'Albissola
Biancorossi chiamati a invertire la rotta: una sola vittoria nelle ultime 7 gare è troppo poco per rimanere agganciati al treno di testa. Franzini senza Nicco e Della Latta dovrà inventarsi nuovamente il centrocampo
La trasferta di mercoledì pomeriggio a Carrara (ore 14.30) è un crocevia importante - ma non fondamentale - nel cammino del Piacenza che va nella tana del miglior attacco del campionato con due pesantissime assenze, Della Latta e Nicco, e un bagaglio di dubbi alimentati dal deludente pareggio contro l’Abissola. Sarebbe questo il momento di serrare i ranghi e non tramutare i passi falsi in picconate al solido muretto costruito nel girone di andata: il campionato più equilibrato e difficile degli ultimi anni sta entrando nel vivo, il Piacenza è aggrappato alle primissime posizioni e tra recuperi, scontri diretti, ventilate radiazioni di alcune squadre, la classifica è ancora tutta scrivere.
Per inciso, dopo i fischi piovuti domenica sera sulla squadra - e gli inviti a Franzini a «dimettersi» - il ds Matteassi nella giornata di lunedì è stato a colloquio con la squadra: il gruppo è compatto e dovrà essere bravo a estraniarsi da tutto, al tempo stesso è ora che Sestu e soci diano uno scossone al torpore degli ultimi mesi: una vittoria, quattro pareggi e due sconfitte nelle ultime 7 gare sono un bottino troppo magro per chi ha l’obiettivo di rimanere agganciato al treno delle prime tre di testa.