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Piacenza Calcio

Il Piacenza crea ma spreca, la Primavera del Milan vince di misura. Manzo: «Alla società non chiedo nulla»

Mercoledì 9 settembre al Garilli contro la Sampdoria porte aperte a mille spettatori. Con i rossoneri la squadra di Manzo crea cinque palle gol ed è punita sull'unico errore (0-1). Chi sale: Bruzzone, Pedone, D'Iglio, Babbi. Chi scende: Galazzi fatica da interno

«Alleno quello che arriva se poi, nelle prossime settimane, si aprirà qualche opportunità la società si farà trovare pronta ma io non chiedo nulla. La dirigenza è a conoscenza di come lavoro e di come voglio giocare».
E’ questo in estrema sintesi il succo della chiacchierata tra il tecnico Vincenzo Manzo e il presidente Roberto Pighi, avvenuto poco dopo il test perso contro la Primavera del Milan (0-1) nella zona spogliatoi del Bertocchi.
Vale sempre la considerazione che queste partite lasciano il tempo che trovano - «ne abbiamo giocate due in 48 ore e in mezzo ci siamo allenati» - però possiamo dire che il risultato è profondamente bugiardo. Il Piacenza tutto sommato crea cinque nitide palle gol, segno che la squadra è viva e ha idee, il Milan di Giunti vince grazie a un errore della difesa e per il resto dalle parti di Vettorel si vede solo nel finale.

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GRUPPO OK, IDEE PIU’ AVANTI
«Quando sono in panchina vorrei sempre vincere - spiega Manzo - devo dire che sono contento di come abbiamo giocato, sicuramente siamo stati più pericolosi noi, non dimentichiamo che stiamo lavorando tantissimo in questo periodo e i ragazzi sono sulle gambe. La rosa è in continuo allestimento, quelli che arrivano devono subito entrare nel gruppo e gli facciamo assaggiare il campo, in questo modo puntiamo ad arrivare pronti per la prima di campionato poi è chiaro che c’è da lavorare. Il nostro progetto è chiaro».
E su questo punto le idee di Manzo già si notano, giusto una spruzzata, la curiosità è quando potremo considerare la squadra come amalgamata con il pensiero del tecnico. «Ci vorrà tempo, adesso puntiamo sul lavoro fisico e sull’aspetto caratteriale, siamo una squadra giovane e su questi due tasti stiamo insistendo. Dopodiché potremo iniziare a lavorare anche sulla vera tattica, già adesso i giocatori stanno provando qualcosa di quello che chiedo e a me va bene così».

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