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Il nuovo stadio del Piacenza: ricostruire sul Garilli o spostarsi a Le Mose?

L'idea del nuovo stadio è stata confermata dal presidente Stefano Gatti, ma i tifosi si dividono tra chi vorrebbe ristrutturare il Garilli e chi invece vorrebbe un impianto nuovo, ma sarebbe il primo caso in Italia

Il presidente degli architetti di Piacenza, Giuseppe Baracchi, ha le idee chiare a riguardo: «Sicuramente lo stadio Garilli così com’è non può più andare avanti, ma è altrettanto giusto analizzare i dati di fatto i quali dicono che oggi, chi si vuole dotarsi di un impianto nuovo di proprietà in Italia, tende a demolire la vecchia struttura e costruirla nuova riqualificando l’area. Chiaro che in un progetto di più ampio respiro si potrebbe anche dire che Piacenza, oltre al problema stadio, ha anche il problema PalaBanca e piscina olimpionica e si dovrebbe ricostruire su ciò che già abbiamo, possibilmente concentrando tutto in una sola zona».

I tifosi sui social si sono detti entusiasti di questa nuova idea mentre altri hanno posto più di un dubbio sulla fattibilità del progetto che «deve essere finanziato interamente da privati». Nel dibattito è intervenuto anche il consigliere comunale del Partito Democratico, Federico Sichel, affidandosi a un lungo post su Facebook: «Si parla di nuovo stadio a Piacenza, ma se si vuole fare realmente non si può improvvisare nulla. Personalmente ritengo che per arrivare alla sua realizzazione, occorra passare da due step precedenti: trovare una sistemazione per quello vecchio. Un'ipotesi complicata, ma certamente percorribile, sarebbe quella di fare lì il nuovo ospedale. Gli spazi ci sono (più che alla Lusignani) così come i collegamenti con la tangenziale. Secondo: fermare il progetto di realizzazione della nuova piscina. La nuova piscina al polisportivo di Largo Anguissola rappresenta una spesa (610.000€ all'anno per 20 anni + 28 anni di gestione al privato) che non ci possiamo permettere e comunque non offrirebbe un servizio di qualità per i piacentini che vedrebbero così compressa e concentrata l'offerta di piscine (tre) in un unico spazio.
Meglio sarebbe individuare un'area adeguata per realizzare altrove il nuovo stadio, con la nuova piscina e altri servizi accessori in modo da rendere più economicamente sostenibili gli investimenti, ottimizzando gli spazi e garantire così ai piacentini una migliore offerta di servizi sportivi e ricreativi». Non resta che aspettare il secondo incontro tra Comune e i dirigenti del Piacenza per capire i possibili sviluppi.

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