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Gatti: «Stagione persa». Monaco: «Momento delicato»

E' incredibile come l'ambiente biancorosso sia passato dall'euforia alla depressione più totale in tre semplici partite. Eppure la giornata era iniziata bene, con la squadra di Monaco avanti di due gol e una Correggese mai...



E' incredibile come l'ambiente biancorosso sia passato dall'euforia alla depressione più totale in tre semplici partite. Eppure la giornata era iniziata bene, con la squadra di Monaco avanti di due gol e una Correggese mai pericolosa fino al gol di Perna. Dalle stelle alle stalle, invece, nel secondo tempo quando i ragazzi di Bagatti hanno rivoltato la gara come un calzino e relegato il Piacenza nel più basso dei gironi infernali. I nervi erano già a fior di pelle dopo la rocambolesca sconfitta di Abano, la tragedia di oggi - sportiva, s'intende - ha scoperchiato un vaso di pandora di polemiche.

LA GRANDE RESA - In sala stampa l'atmosfera è cupa almeno quanto le giornate peggiori della passata stagione, giornate delle quali fortunatamente ce ne stavamo dimenticando. Stasera, però, è un brutto revival e quando fa per prendere la parola il presidente onorario Stefano Gatti s'intuisce che di lì a poco sarebbero riecheggiate parole forti. «La società farà un'attenta valutazione nelle prossime ore - attacca Gatti - e poi prenderà delle decisioni. Di acquisti non ne faremo, anzi, fisseremo un tetto agli stipendi e se i giocatori più rappresentativi accetteranno di rimanere bene, altrimenti saranno lasciati liberi di cercare altra sistemazione. Alla luce di questi risultati mi sembra difficile poter coltivare ambizioni, quindi porteremo a termine il campionato ma senza sprecare altri soldi». Concetti durissimi, ma Gatti è un fiume in piena e continua: «Dispiace per chi ha creduto tanto in me e mio fratello, ma a questo punto è evidente che abbiamo sbagliato acquisti. Monaco? Adesso vediamo, valuteremo».

Dopo un quarto d'ora abbondante, fa capolino in sala stampa un Francesco Monaco atterrito. C'è chi gli chiede di commentare le parole del presidente onorario, ma lui si trincera dietro a un «non spetta a me commentare le parole del Presidente». Anche se, scandagliando le sue parole, si intuisce chiaramente il suo pensiero quando parla, più in generale, della sua squadra. «Sono stati commessi tanti errori, è sotto gli occhi di tutti, ma non voglio buttare tre mesi di lavoro in una sola settimana. Siamo solo alla tredicesima giornata e come non eravamo fenomeni una settimana fa, non siamo da buttare adesso». Il tecnico ha poi analizzato la prestazione della squadra. «E' un momento molto delicato, nel quale commettiamo errori che non abbiamo mai commesso prima. Siamo partiti molto bene, facendo due gol, e la squadra stava mettendo in atto quanto provato in settimana. Poi siamo stati ingenui in occasione del 2-1 della Correggese. Subire, quindi, quel gol in apertura di ripresa avrebbe scoraggiato chiunque, ma nonostante questo siamo rimasti in partita e abbiamo costruito una bella palla gol con Orlandi. Dopo il terzo gol, però, ci siamo seduti». Al netto dell'accaduto, la sensazione è che ora la panchina di Monaco non sia più salda come prima. Che si prosegua con il tecnico attuale o con altri, comunque, è davvero difficile pensare che questa squadra possa arrivare lontano senza la capacità di fare quadrato nei momenti difficili, e con oscillazioni d'umore di segno radicalmente opposto a seconda che si verifichi un filotto di vittorie o di sconfitte.

CONFRONTO NEL PARCHEGGIO - Intanto, nel parcheggio dello stadio, attendeva di poter parlare con qualcuno della squadra una delegazione di una trentina di tifosi. I cancelli, quindi, sono rimasti chiusi per oltre mezz'ora dopo la conclusione della partita. E' stato chiesto e ottenuto un confronto con Francesco Volpe e Marco Scianò, direttore generale del Piacenza. La tifoseria, da quanto si è sentito dal colloquio con Volpe, è arrabbiata ma non ha intenzione di alzare la voce contro la squadra. La richiesta è semplice: i giocatori che non si sentissero all'altezza del compito, si facciano da parte. Più acceso, invece, il confronto con il dg, del quale non sarebbero piaciute alcune dichiarazioni rilasciate alla vigilia della partita contro la Correggese e riguardanti la squalifica del campo per cori razzisti. Entrambi i confronti, comunque, si sono conclusi con una stretta di mano e senza eccessi.

GLI AVVERSARI - Tornando alle interviste post partita, è logicamente opposto l'umore di mister Bagatti, tecnico che in estate ha rifiutato un'offerta del Piacenza per rimanere nella "sua" Correggese. «All'inizio il Piacenza ha fatto vedere cose davvero interessanti - ha detto - e se devo dire la verità quella di oggi è stata la partita più difficile che abbiamo affrontato. Il Piacenza, per me, non è inferiore all'Este. Sarà un campionato molto equilibrato e noi, se riuscissimo a rimpolpare la rosa coprendo le carenze nel reparto giovani, potremo dire la nostra per il campionato. Berni? Il ragazzo ha preso un colpo alla testa ed è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Non ha mai perso coscienza, questo un buon segno».
Marcello Astorri

LE PAGELLE DI MARCELLO ASTORRI

Ferrari 5,5 - Compie qualche buona parata, ma ha responsabilità sul terzo gol di Grandolfo, quando respinge un tiro con poche pretese sui piedi dell'attaccante.

Battistotti 5 - Segue l'andamento di tutta la squadra e quindi, nel secondo tempo, diventa un pulcino bagnato e va in confusione.

Adiansi 5 - Sgroppa poco sulla fascia, abbastanza impreciso in alcuni disimpegni.

Tarantino 5,5 - Presidia la sua zona di mediana senza grandi iniziative e rimanendo nell'anonimato. Perde una brutta palla che innesca il corner dal quale è scaturito il gol di Perna. Dal 39' st Zanardo s.v.

Ruffini 5,5 - Ci sono responsabilità di reparto sul primo gol della Correggese. La difesa ha qualche problema e lui, pur continuando a farsi preferire a tutti i colleghi, non è esente da colpe.

Mei 5 - I mezzi li ha per fare bene e ha già dimostrato di saperci fare, ma ultimamente sembra avere difficoltà a mantenere la concentrazione alta per tutto l'arco della gara.

Orlandi 6 - Segna un gran bel gol su invito di Lisi, potrebbe anche segnare una doppietta se solo il passaggio di Saber fosse stato più preciso. Nel finale scompare dal campo.

Mauri 5 - Brutta prova di quello che è stato lo Yin e lo Yang del gioco biancorosso fino a una manciata di giorni fa. Anche se, visto quanto fatto in precedenza, glielo si può perdonare.

Marrazzo 6 - Si mangia un gol, ma un minuto più tardi confeziona un assist al bacio per Lisi. Nella ripresa ha una bella occasione per mandare in porta sempre Lisi, ma in quella circostanza pecca di egoismo.

Saber 4,5 - Troppo impreciso nei passaggi. Difficile perdonare questo a un giocatore con i suoi mezzi tecnici. Troppo fumoso. Dal 29' st Sanashvili s.v.

Lisi 6,5 - Prima tempo fantastico, fatto di corsa e tecnica. Segna un gol, ne fa fare un altro. Si arrende alla distanza per mancanza di energie. Dal 29' st Girometta 5 - Gioca poco più di un quarto d'ora: ha il tempo di mangiarsi un gol già fatto.

All. Monaco 5,5 - Il suo voto è la media esatta fra il "7" del primo tempo e il "4" per una ripresa troppo brutta per essere vera. Forse la sconfitta di oggi ha segnato il capolinea del suo regno-bis a Piacenza, anche se non tutto si può imputare alla sua guida tecnica.

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