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Furto all'Assofa, il Piacenza Calcio rifonde l'assegno. «E' un nostro dovere, siamo parte del tessuto cittadino»

Il club biancorosso dona 580 euro, esattamente l'importo sottratto pochi giorni fa quando hanno rubato la borsetta a una volontaria

Non solo campo con la corsa per la Serie B ma anche temi sociali per il Piacenza Calcio che oggi pomeriggio si è reso protagonista di un gesto bello e nobile: rifondere con un assegno di 580 euro l’Assofa. Nei giorni scorsi la volontaria Trabacchi aveva subito un furto, nella borsetta sottratta c’erano i 580 euro derivanti dalla vendita delle uova pasquali e quei soldi erano destinati a regalare una vacanza estiva agli ospiti della struttura.

Oggi il presidente onorario Stefano Gatti, insieme al figlio Emilio Gatti, al dg Marco Scianò e al consigliere Mario Chitti hanno consegnato ai responsabili dell’Assofa un assegno di pari importo.
«I nostri ragazzi tendono a vivere l’esclusione da parte della società odierna - spiega i responsabili Assofa - e per questo motivo dico che l’amicizia nata con il Piacenza Calcio è importantissima perché qui, al contrario, vivono l’inclusione ed è molto, molto importante». A consegnare l’assegno anche il capitano Jacopo Silva: «La giornata che abbiamo vissuto all’Assofa lo scorso inverno è stata bellissima e importante perché da un punto di vista umano ci ha dato qualcosa».

Per la società ha parlato Emilio Gatti: «Le porte del Piacenza Calcio sono sempre spalancate per l’Assofa, lo sport è un modo per donare gioia anche a chi è più sfortunato di noi». Chiude Chitti: «Per noi questo gesto è un dovere perché il Piacenza Calcio non è solo la squadra di calcio della città, siamo un simbolo e per questo motivo ricopriamo anche un ruolo sociale. Facciamo parte del tessuto di Piacenza».

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